Console (storia romana): differenze tra le versioni

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[[File:Flavius Anastasius Probus 02e.JPG|thumb|left|upright=0.8|[[Dittico consolare]] raffigurante [[Sabiniano (console 517)|Anastasio Paolo Probo Sabiniano Pompeo Anastasio]] nella veste di console ([[517]]); in una mano reca lo scettro, nell'altra la [[mappa]] con la quale si appresta a dare inizio ai giochi circensi.]]
 
Quando con [[Augusto]] si esaurì il periodo repubblicano e si avviò il [[Principato (storia romana)|Principato]], il potere si concentrò nelle mani del princeps, ossia di Augusto stesso; progressivamente, si ridusse il potere del [[Senato]] (anche se non formalmente), e si posero le basi di quello che più tardi sarebbe diventato il regime imperiale. Pertanto, con Augusto cambiò la natura del consolato, che esaurì progressivamente la sua funzione politica e divenne a poco a poco un titolo onorifico, prestigioso dunque, ma ormai privo di una funzione politica. Durante il lungo regno di Augusto, molti consoli infatti lasciarono l'incarico prima del termine, per permettere ad altri di reggere il [[fascio littorio]] come '' consul suffectus''. Quelli che erano in carica il 1º gennaio, conosciuti come '''consules ordinarii''' avevano l'onore di associare il proprio nome a quell'anno. Come risultato, circa la metà di coloro che avevano il grado di [[pretore (storia romana)|pretore]] potevano raggiungere anche quello di console ora non più a 40 anni, ma a 33.<ref>Basta ricordare uno dei primi consoli a 33 anni: [[Marco Valerio Messalla Corvino]] (nato nel [[64 a.C.]], divenne console nel [[31 a.C.]]; cfr. {{cita|Wilkes 1969|p. 47}} e {{cita|Syme 1993|p. 301}} anche se quest'ultimo opta per il [[29 a.C.]]).</ref>).</ref>Talvolta, questi ''suffecti'' si ritiravano e un altro ''suffectus'' veniva nominato. Questa pratica raggiunse il suo estremo sotto [[Commodo]], quando nel [[190]], venticinque persone furono nominate console. Svetonio racconta che lo stesso [[Augusto]],
{{Citazione|Cinque dei consolati [di Augusto], dal sesto al decimo, durarono un anno, tutti gli altri o nove o sei o quattro o tre mesi, mentre il secondo pochissime ore. Infatti egli si sedette sulla sedia curule davanti al tempio di Giove Capitolino, al mattino delle [[Calende]] di gennaio, e poco dopo si dimise quando gli venne offerto chi lo sostituisse.|{{cita|Svetonio|''Augustus'', 26}}.}}