Carlismo: differenze tra le versioni

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Dopo la sconfitta, un gruppo di essi (condotto da [[Alejandro Pidal]]) lasciò il Carlismo per formare un partito cattolico moderato e non dinastico in Spagna, che poi si fuse con i conservatori di [[Antonio Cánovas del Castillo]].
 
Nel 1879 [[Cándido Nocedal]] fu incaricato della riorganizzazione del partito. La sua arma principale fu una campagna di stampa molto aggressiva (nel 1882 per moderarla [[Papa Leone XIII]] pubblicò l'[[enciclica]] ''[[Cum Multa Sint]]'') e la sua posizione si distingueva per una stretta osservanza intransigente ai principi politici e, in particolare, religiosi cattolici, e alla loro integrità (da cui il termine "integristi"). Questa tendenza divenne così radicale che nel 1888 Carlo VII dovette espellere il gruppo legato a [[Ramón Nocedal]], figlio di Cándido, che diede vita al piccolo, ma influente nei circolocircoli clericali, [[Partido Integrista]].
 
Nel frattempo il marchese di Cerralbo sviluppò un moderno partito di massa, incentrato su assemblee locali (chiamate "Círculos", di cui diverse centinaia esistevano ancora in Spagna nel 1936) in linea con l'antico particolarismo degli antichi regni iberici e contrapposte al centralismo di stampo francese del regno di Isabella II e dei suoi successori, su una diffusa politica sociale e sostenuto da una partecipazione attiva nell'opposizione al sistema politico nato dall'ultima restaurazione borbonica. Il movimento arrivò a partecipare anche alle coalizioni politiche, molto ampie, come quella del 1907, la "[[Solidaritat Catalana]]", con i regionalisti e repubblicani.