Big band: differenze tra le versioni
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[[File:Jazz ensemble - seating diagram.svg|thumb|Diagramma concettuale della formazione di una tipica orchestra jazz]]
Nel corso della loro evoluzione, a partire dalla fine degli anni venti, le orchestre jazz hanno visto avvicendarsi nel loro organico un numero di [[Strumento musicale|strumenti]] tanto eterogeneo da escludere classificazioni troppo rigide sulla loro formazione.<br />
Questa, infatti, almeno nella sua forma basilare (codificatasi attorno ai primi anni trenta), contava un numero di 10 o, spesso, più musicisti e si componeva di una sezione ritmica e di un ensemble di [[aerofoni|fiati]]: la prima era formata da una [[Batteria (
A questo organico, in base alla corrente stilistica, alla sensibilità del bandleader e al periodo storico, si devono aggiungere strumenti quali: il [[tuba (strumento musicale)|basso tuba]], predecessore del contrabbasso da cui fu progressivamente sostituito, per poi essere reinserito, insieme al [[corno (strumento musicale)|corno francese]], dal compositore [[Gil Evans]]; il [[banjo]], rimpiazzato dalla chitarra, prima [[chitarra acustica|acustica]], poi [[chitarra elettrica|elettrica]]; strumenti ad arco come il [[violino]]; l'[[eufonio]], il [[flauti|flauto]] o il [[clarinetto basso]], tra gli altri strumenti a fiato; [[strumento a percussione|percussioni]] di varia natura tra le quali il [[vibrafono]]; [[sintetizzatore|sintetizzatori]] o [[tastiera elettronica|tastiere elettroniche]] nei tempi più recenti.<br />
In ultimo, al suddetto ensemble strumentale si affiancavano una o più [[cantante#Solista|voci soliste]], maschili o femminili, il cui ruolo consisteva nell'intonare le melodie e i testi delle canzoni, nel capeggiare l'esecuzione orchestrale e, per estensione, nell'intrattenere il pubblico.
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