Ágrip af Nóregskonungasögum: differenze tra le versioni

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L''''''Ágrip af Nóregskonungasögum''''' (in [[Lingua norrena|norreno]]: ''Riassunto delle saghe dei re di Norvegia''), o semplicemente '''''Ágrip''''', è una [[saga (letteratura)|saga]] in [[lingua norrena|norreno]] che tratta dei re della [[Norvegia]].

== La saga ==
Il testo conservatosi comincia nel tardo IX secolo, con la morte di [[Halfdan il Nero]], e termina nel primo XII secolo con l'ascesa al trono di [[Inge I di Norvegia|Ingi krókhryggr]], ma si pensa che l'originale coprisse un periodo più lungo, probabilmente fino al regno di [[Sverre Sigurdsson|Sverrir]]. L'opera fu composta da uno scrittore anonimo norvegese intorno al [[1190]]<ref>Bjarni Einarsonn, ''Ágrip'', x-xi, 1984</ref>; l'unico manoscritto sopravvissuto è [[Islanda|islandese]], della prima metà del [[XIII secolo]]. Il libro in pergamena conservatosi consiste in quattro gruppi da 24-25 fogli ciascuno, mentre un quinto gruppo è andato perduto; manca anche il primo foglio, ed il titolo originale del libro, se mai ne avesse avuto uno, è sconosciuto: il nome ''Ágrip af Nóregskonungasögum'' ("Sinossi delle Saghe dei Re di Norvegia") fu utilizzato per la prima volta in un'edizione del [[1835]].
 
L'''Ágrip af Nóregskonungasögum'' è stato spesso confrontato con le altre due opere storiche sinottiche norvegesi dello stesso periodo, la ''[[Historia Norvegiæ|'''Historia Norwegie''']]'' e l'opera di [[Theodoricus monachus]], la '''''Historia de antiquitate regum norwagiensium'''''. Fu un'opera originale, essendo la prima di quel genere scritta nella lingua volgare del luogo. Come molte altre saghe, riporta testualmente frammenti di poesia scaldica. La parte narrativa è breve e molto meno dettagliata di altre saghe dei re più tarde, come la ''[[Fagrskinna]]'' e la ''[[Heimskringla]]''. La storia è notevolmente più dettagliata nelle descrizioni di eventi e luoghi nella regione del [[Trøndelag]] e nella città di [[Trondheim|Nidaros]]; insieme a fattori linguistici, ciò è stato visto come un'indicazione del fatto che l'opera fu composta a Nidaros. Tale città appare quasi sempre come il centro dell'azione, ritenuta il cuore del regno, e il fatto che l'autore la chiami spesso semplicemente ''Kaupangr'' ("città") definisce ancora di più questa familiarità<ref>Driscoll, xii (1995)</ref>.