Gaston de Foix-Nemours: differenze tra le versioni

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==== Assedio di Brescia ====
{{Vedi anche|Sacco di Brescia}}
La mattina del 18 febbraio 1512 Gaston de Foix scelse 400 uomini d'arme appiedati e 6.000 tra guasconi e lanzichenecchi con i cui penetrò nella città senza troppi intralci, poiché i soldati veneziani e la guarnigione cittadinecittadina si era ritirata nel [[Broletto (Brescia)|Palazzo del Broletto]]. La battaglia fu feroce e alla fine i veneziani cedettero, nel frattempo l'esercito francese entrava tutto nella città. Il Foix aveva espressamente ordinato che finché fossero continuati i combattimenti nessuno si abbandonasse a saccheggi, pena la morte. Dei 500 uomini d'arme, 800 cavalleggeri, 8000 fanti schierati dai veneziani ne morirono circa 8.000; i caduti francesi furono 5.000. Nella battaglia rimase gravemente ferito il [[Pierre Terrail de Bayard|Cavalier Baiardo]] e il comandante [[Jacques de La Palice|La Palice]].
 
Conquistata la città il Foix acconsentì al saccheggio che fu particolare cruento, molti bresciani furono passati a fil di spada. [[Andrea Gritti]] fu imprigionato, [[Luigi Avogadro]] e i figli Pietro e Francesco vennero pubblicamente suppliziati mentre la città veniva volutamente abbandonata alle razzie dei soldati.