Tratta di esseri umani: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fix
fix espressione impropria in quanto nel presente contesto manca l'idea di offesa, di onta
Riga 13:
Quando nel [[XVI secolo]] avvenne la [[scoperta dell'America]] molte nazioni quali [[Paesi Bassi]], [[Spagna]], [[Portogallo]], [[Francia]] e [[Inghilterra]] stabilirono proprie [[Colonialismo|colonie]] in tutto il mondo. Inizialmente, solo i nativi del Paese conquistato potevano partecipare ai [[lavori forzati]] ma, nel momento in cui crebbe la domanda di beni, specialmente cotone e canna da zucchero per la produzione di alcolici, si rese necessaria anche una quantità maggiore di forza lavoro, così che quelle nazioni iniziarono ad importare schiavi da altri paesi, spesso, sfruttando le popolazioni dell'[[Africa Occidentale]] e costringendoli ad effettuare lunghi viaggi, in condizioni disumane, al fine di emigrare nei territori coloniali americani.
 
Una prima base fu stabilita sulla costa nei primi mesi del [[1448]], dalla quale un iniziale nucleo di indigeni fu trasferito in [[Portogallo]]. Nel [[1562]] si aggregò l'Inghilterra con rotte verso i [[Caraibi]]. Infine gli [[Stati Uniti]], nel [[XVIII secolo]], si appropriarono di un lungo tratto di costa africana, l'attuale Liberia, per difendere i propri interessi. Il lavoro dei campi, comunque, iniziò subito a mietere vittime: molti morirono di stenti, altri si suicidarono. A volte il lavoro era remunerato dalla medesima merce prodotta come nel caso degli alcolici, concorrendo da una parte a peggiorare lo sfruttamento della manodopera e d'altra parte a diffondere diverse leggende sull'automedicazione di tale sostanza. Ad onta diNonostante tali indicazioni alimentari, l'aspettativa di vita era comunque minima.
 
Si stima che circa 8-10 milioni di persone furono costrette ad attraversare l'Atlantico dirette in [[America]]. L'economia di molte città quali [[Nantes]], [[Bristol]] e più tardi [[Liverpool]], sopravvissero grazie alla schiavitù e gli affari furono trattati come parte del più ampio interesse nazionale. Le conseguenze individuali, alla fine, ebbero vasta evo; l'impatto del commercio che ebbe sulla società africana è difficile da quantificare. I mercanti di schiavi raramente si addentravano nell'entroterra per catturare le proprie vittime, così che delle associazioni criminali quali i ''Dahomey'' e gli ''Ashanti'' si impegnarono, dietro un corrispettivo in denaro, a piantonare la “merce” così come nutrire gli schiavi fino all'imbarco. Quando, in un secondo momento, gli esploratori europei decisero di ampliare i propri obiettivi di cattura, si scoprì che questi popoli spesso agivano come intermediari nella tratta più all'interno. Il bisogno di schiavi creò uno stato permanente di guerra che si diffuse ovunque, anche lontano dagli stessi contatti dei [[Colonialismo|colonialisti]]. Sebbene intervenissero vari mutamenti nel modello schiavista, il trattamento che gli schiavi dovettero subire rimase invariato. Punizioni di efferata crudeltà, lunghi turni di lavoro e magre soddisfazioni erano all'ordine del giorno, almeno fino a quando [[Spagna]] e [[Portogallo]] dimostrarono di voler cambiare le proprie leggi e concedere taluni diritti, come ad esempio il matrimonio e la possibilità di denunciare un padrone crudele.