Linea chiara: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
La polirematica è stata coniata nel 1977 dal disegnatore olandese Joost Swarte, che utilizzò l'espressione olandese Klare lijn, appunto 'linea chiara', per definire lo stile di Hergé in occasione dell'esposizione Tintin tenutasi a Rotterdam in quell'anno.<ref>{{Cita (libro|autore=Patrick Gaumer, |titolo=Larousse de la BD, Larousse, |anno=2004, |editore=Larousse|p. =758, |ISBN=ISBN 9782035054166}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it- cit. in IT|url=http://www.afnews.info/wordpress/2018/01/31/joost-swarte-la-llinea-chiara-del-new-yorker/|titolo=Joost )Swarte, la llinea chiara del New Yorker - afnews.info|pubblicazione=afnews.info|data=2018-01-31|accesso=2018-01-31}}</ref>
 
La 'linea chiara' è considerato un tratto peculiare e originario della ''[[bande dessinée]]'' di area franco-belga, una cifra stilistica che, fin dai primissimi esordi delle ''bandes dessinées'', ha marcato l'autonomia di stile dell'area francofona rispetto alla lezione fumettistica statunitense.
 
La si rintraccia in quello che può essere considerato il primo fumetto francese, ''[[Bécassine]]''<ref name="S. Algozzino, pag. 16">[[Sergio Algozzino]], ''Tutt'a un tratto. Una storia della linea nel fumetto'', 2005, p. 16</ref> del pioniere [[Joseph Pinchon]], pubblicato nel 1905 sulla ''Semaine de Suzette''<ref name="S. Algozzino, pag. 17" />. L'evoluzione stilistica del fumetto ''alla francese'' si compirà in parte con [[Alain Saint-Ogan]] e il suo ''[[Zig et Puce]]'', pubblicato nel 1925 su ''Le Dimanche Illustré'', rivista per l'infanzia, licenziata come supplemento ebdomadario del giornale ''Excelsior''<ref name="S. Algozzino, pag. 17" />. ''[[Zig et Puce]]'' si presenta con un segno grafico privo di riferimenti stilistici al ''[[cartoon]]'' di provenienza americana<ref name="S. Algozzino, pag. 16">[[Sergio Algozzino]], ''Tutt'a un tratto. Una storia della linea nel fumetto'', 2005, p. 16</ref>.