Bernard Berenson: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque col nome di '''Bernhard Valvrojenski''' nel 1865 da una famiglia [[ebrea]] a [[Butrimonys]] nel [[Governatorato di Vilna]] in [[Lituania]], allora nell'[[Impero Russo]]. Il padre, Alberto, emigrò con la famiglia a [[Boston]] nel 1875<ref name="SIUSA">{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=44473|titolo=Berenson Bernard|sito=SIUSA Sistema Informativo Archivistico per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=1º febbraio 2018}}</ref> assumendo il cognome Berenson.
 
Iscrittosi alla [[Boston University]], si distinse ben presto per il suo eccezionale talento e fu ammesso, nel 1884, all'[[Università Harvard]] dove proseguì i suoi studi linguistici specializzandosi in letteratura e frequentando allo stesso tempo il [[Museum of Fine Arts (Boston)|Museum of Fine Arts]].<ref name="SIUSA" /> Qui conobbe gli ''Studi di Storia del Rinascimento'' di [[Walter Pater]] pubblicati pochi anni prima e la [[Filantropia|filantropa]] [[Isabella Stewart Gardner]]. Si trasferì in Europa durante il secondo semestre del 1887 grazia a una [[borsa di studio]] di Harvard. Visitò [[Parigi]], [[Londra]] e [[Oxford]], dove incontrò la futura moglie Mary Whitall Smith Costello e dove a poco a poco i suoi interessi puramente letterari finirono per lasciare il passo alle [[arti figurative]] e in particolar modo allo studio e alla conoscenza della [[pittura italiana]]. Trasferitosi a [[Firenze]] nel 1890, Berenson iniziò assieme a Mary Whitall Smith una serie di viaggi attraverso la [[Toscana]], l'[[Umbria]], l'[[Emilia]] e l'[[Italia settentrionale]], che costituiranno il fondamento delle sue eccezionali conoscenze della pittura italiana.<ref name="SIUSA" />
 
Una volta conclusisi i rapporti con Harvard, benché fosse contrario a percepire commissioni in denaro dalla vendita di opere d'arte, Berenson divenne il consulente di famosi collezionisti americani, tra i quali [[Isabella Stewart Gardner]], [[John G. Johnson]], [[Colnaghi]], il mercante [[Joseph Duveen]], [[Joseph Widener]], [[Carl Hamilton]] e la ditta [[Wildenstein (azienda)|Wildenstein]], con la quale si associò dopo la [[Seconda guerra mondiale]]. Intorno al 1894, egli pubblicò a [[Londra]] e a [[New York]] un primo nucleo di volumi, più noti con i titoli delle successive edizioni: ''Italian Pictures of the Renaissance'' (1932), ''Florentine Painters of the Renaissance'' (1896), ''The Central Italian Painters of the Renaissance''.<ref name="SIUSA" />
 
Il 29 dicembre del 1900 Berenson sposò la cattolica Mary Whitall Smith nella cappella di [[Villa I Tatti]] a Firenze. La villa, prima affittata e acquistata poi negli anni a venire, diventò la dimora stabile dei coniugi e rappresentò per tutti gli studiosi italiani e stranieri di passaggio a Firenze una tappa obbligatoria per ammirare la ricchissima collezione e la straordinaria biblioteca di Bernard.<ref name="SIUSA" /> La villa, divenuta sede della collezione di opere d'arte, fotografie e libri raccolti da Berenson, è amministrata dall'[[Università Harvard]].