Sèleco: differenze tra le versioni

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Nel [[1988]] l'azienda viene messa in vendita, ma verrà ceduta soltanto nel [[1991]], all'imprenditore piemontese [[Gian Mario Rossignolo]], amministratore delegato della stessa Sèleco<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/03/01/la-seleco-rossignolo-la-rel-va-in.html "La Sèleco a Rossignolo e la REL va in pensione", articolo di Repubblica del 1º marzo 1991]</ref>. I conti della società e la sua capacità produttiva (900.000 televisori e 100.000 [[videoregistratori]] l'anno) migliorano, e nel [[1992]], Sèleco acquisisce il controllo di ''Elbe'', prima industria spagnola produttrice di televisori con sede a [[Barcellona]], e diviene così la quarta azienda del settore in [[Europa]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/marzo/18/SELECO_controllo_della_spagnola_ELBE_co_0_92031817635.shtml "A Sèleco il controllo della spagnola Elbe", articolo del Corriere della Sera del 18 marzo 1992]</ref>. Nello stesso anno acquisisce dalla famiglia Brion il marchio [[Brionvega]], conosciuto da tempo a livello nazionale per gli eleganti e originali modelli creati da celebri designer italiani, tra cui [[Franco Albini]], [[Mario Bellini]], [[Richard Sapper]] e [[Marco Zanuso]]. In quel periodo, Sèleco, conta cinque impianti produttivi, tre in Italia (Pordenone, [[Milano]], [[Airasca]] ([[provincia di Torino|TO]])), uno in [[Spagna]] e uno a [[Malta]], in cui vi lavorano circa 3.000 addetti, indotto compreso.
 
Una divisione di Sèleco è dedicata allo sviluppo di apprezzati videoproiettori a tubo catodico. Oltre alle applicazioni professionali legate all'intrattenimento, i videoproiettori raccolgono l'interesse del nascente pubblico home-theater ed è del [[1993]] la realizzazione di una joint venture per l'audio-video con la ESB di [[Aprilia (Italia)|Aprilia]] ([[provincia di Roma|RMLatina[LT]]), allora tra i maggiori produttori italiani di sistemi di altoparlanti.
 
===La nuova crisi ===