Guerra nucleare: differenze tra le versioni

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* Emissione radioattiva: data dall'emissione di [[radiazione|radiazioni]] di tipo [[decadimento alfa|alfa]], [[decadimento beta|beta]], [[raggi gamma|gamma]] e [[neutrone|neutroniche]]. A causare questa emissione, oltre all'esplosione stessa, contribuiscono anche gli [[isotopo|isotopi]] [[radioattività|radioattivi]] rilasciati in una vasta area dall'ordigno. Inoltre, poiché la [[vita media]] di questi [[elemento chimico|elementi]] può avere un decorso di decine o migliaia di anni, può esserci un [[inquinamento radioattivo]] che si protrae anch'esso per decine o migliaia di anni.
* Dopo poche (2-3) ore dall'esplosione, avviene il richiamo di vaste masse d'aria circostanti, causato dalla rarefazione dell'aria negli istanti successivi all'esplosione. Quest'aria bollente e ad alta velocità causa generalmente incendi di vaste proporzioni nella zona investita.
* [[Fallout nucleare|Fallout radioattivo]]: ovvero la ricaduta di materiale radioattivo. Per le particelle più pesanti avviene nelle prime 24 ore successive all'esplosione, accompagnato da forti precipitazioni[[pioggia acida|piogge acide]] e radioattive, che a loro volta contribuiscono a portare a terra gli elementi radioattivi rilasciati in atmosfera. Il materiale più leggero può invece decadere dopo periodi molto più lunghi e in territori molto più vasti.
* [[Impulso elettromagnetico]] (EMP, ''Electro Magnetic Pulse''): è dovuto al rilascio di radiazioni elettromagnetiche di alta intensità, che possono causare l'impossibilità di utilizzare apparecchiature elettroniche per un certo periodo. Questo effetto è molto noto in campo militare perché potrebbe impedire la reazione del ''nemico''.
 
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Anche se un paese o una regione non venissero direttamente investiti da un ordigno nucleare, tale regione pagherebbe comunque un prezzo elevatissimo di vittime: la radioattività arrecherebbe molti danni alla [[biosfera]] e alla [[litosfera]] e molte specie viventi si [[estinzione|estinguerebbero]].
 
Tra gli scenari ipotizzati riguardo al periodo successivo ad una guerra nucleare, particolarmente conosciuto è quello chiamato [[Inverno nucleare|inverno atomico]]. Secondo questa ipotesi, in caso di attacco atomico tra stati con armi nuclearifra superpotenze, una gran quantità di detriti sollevati in aria dalle esplosioni sarebbe mantenuta in sospensione da venti e correnti atmosferiche, impedendo così ai raggi solari di attraversare l'atmosfera, inibendo quindi il riscaldamento della Terra e la crescita di organismi animali e vegetali.
 
== Attacco nucleare ==
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L'umanità ha assistito fino ad ora ad un unico episodio bellico nel quale è stato condotto il primo, ed anche l'unico attacco nucleare della storia, quando al termine della [[Seconda guerra mondiale]] gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] hanno condotto un bombardamento nucleare delle città giapponesi di [[Hiroshima]] e [[Nagasaki]].
 
Successivamente allala fine del secondo conflitto mondiale ulteriori ricerche sulle reazioni nucleari hanno portato alla realizzazione di tecnologie sempre più complesse e talmente sofisticate da permettere l'ipotesi di scenari futuristici di guerre nucleari in cui tutti gli equilibri della natura avrebbero vacillato e l'eccessiva potenza dell'uomo avrebbe potuto mettere in discussione l'esistenza stessa della civiltà umana. Tuttavia la fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica hanno decretato se non di fatto almeno in linea di principio la fine dell'era nucleare.
 
Per tutto l'arco della [[Guerra Fredda]] l'Europa Occidentale dei paesi alleati della [[Nato]] avrebbe goduto di una protezione "teorica" da parte degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel caso fosse scoppiata una guerra nucleare fra la superpotenza americana e l'[[Unione Sovietica]]. In caso di attacco nucleare l'[[Europa]] sarebbe stata coperta da un "ombrello" atomico da parte degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. L'[[ombrello atomico]] non fu mai una struttura fisica realmente esistente quanto piuttosto un codice teorico di norme strategico-militari congetturato dal [[Il Pentagono|Pentagono]] e dal governo centrale di [[Washington DC]] che con l'ausilio di una rete di elaboratori digitali collegati ad un circuito telematico satellitare ad alta priorità avrebbe permesso un'azione strategica automatica di risposta ad un eventuale attacco atomico da parte dell'[[Unione Sovietica]] in [[Europa]].