Comunità internazionale: differenze tra le versioni

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===Il problema dell'origine e il declino della ''Communitas Christiana''===
Come prima cosa la dottrina e gli studiosi si posero il problema dell'inizio, ossia del momento storico in cui si poteva parlare della esistenza di una pluralità di Stati sovrani in relazione fra di loro. Convenzionalmente, considerando l'importanza della presa di coscienza del mondo romano e tardo imperiale di questo problema della sovranità dello Stato si stabilì che il 476 d.C. era l'inizio della storia della Comunità internazionale per il fatto che all'Impero Romano si andavano, da quel momento, a sostituire i Regni Romano Barbarici, quale anticipazione della nuova configurazione dei rapporti di forza in gran parte localizzati in Europa. Lo stesso [[Impero Romano]] d'Oriente con capitale Bisanzio non sfuggì a questo destino di disgregazione anche se attuatosi alcuni secoli dopo. Questo periodo fu chiamato della '''[[Comunità internazionale#Il problema dell.27 origine e il declino della Communitas Christiana|Communitas Christiana]]''', per indicare che la [[Chiesa di Roma]] con il Papa era il collante che teneva unita la pluralità di Stati nati dalla disgregazione dell'Impero d'Occidente. Infatti sottoposti alla pressione mussulmana toccò prima alla Francia e alla sua monarchia affrontare e sconfiggere il disegno di espansione dell'Islam in terra di Francia (Battaglia di Poitiers (732) d. C.) e ricostruire l'Impero con il nome di ''[[Sacro Romano Impero]]'' sotto [[Carlo Magno]] (Natale 800 d.C.). Questa nuova forma politica non riuscì a fermare la competizione fra la Impero e il [[Papato]] (lotta delle investiture) che portò, progressivamente, i vari Stati considerati parte di questa Communitas, a rendersi autonomi sia dall'Impero che dalla Chiesa. Il culmine si ottene con due fatti molto significativi la ''[[Riforma protestante]]'' (1517 d.C.) e la ''[[Pace di Vestfalia]]'' (1648 d.C.)<ref>Cfr. nella bibliografia nn. 58 e 40.</ref>.
Questa ultima segnò la scomparsa della organizzazione delle relazioni internazionali secondo il modello della ''Communitas Christiana''. I nuovi principi consacrati da questa pace furono:
* Ogni sovrano nel suo regno non riconosceva più alcuna autorità superiore alla sua nell'ambito del suo regno. l'Imperatore si riduceva ad una figura che esercitava il suo potere solo sui propri possedimenti diretti. Essendo la casa di Asburgo, in quel momento, portatrice della corona imperiale si stabilì che a quella monarchia venisse conferito a titolo ereditario il titolo di Imperatore.
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*il Papa non veniva più considerato come una Autorità superiore a quella dei singoli monarchi, ma come il signore del suo Stato lo ''Stato della Chiesa'' situato attorno alla Città di Roma e allora occupante il centro della penisola italiana.
* nelle relazioni internazionali vigeva quindi in principio di parità fra i monarchi fra di loro e la reciproca possibilità di scambiarsi le legazioni di rappresentanza anche permanenti (ambasciate) e di utilizzare la strumento della guerra per risolvere le controversie.
 
=== L'età degli equilibri ===
Il periodo che va dalla [[Pace di Westfalia]] alla fine della [[Prima Guerra Mondiale]] (1919) fu denominato periodo del ''principio di equilibrio''. perché rispetto al periodo precedente in cui l'Imperatore ([[Sacro Romano Imperatore]]) e il [[Papa]] cercavano di mitigare le asprezze dei conflitti fra gli Stati, si venne a sostituire un periodo storico in cui le alleanze, la strategia di potenza (la coalizione di Stati più forte), lo sviluppo scientifico e militare diventavano essenziali per permettere allo Stato o alla coalizione di Stati di imporsi sugli altri che risultassero un po' più deboli. Questo periodo è quello che meglio interpreta la condizione naturale della Comunità in cui tutti gli Stati da grandi a piccoli sono posti su in piano di parità, ma anche la enorme disparità contenuta nelle grandi differenze di potenza economica, diplomatica e militare di uno Stato verso gli altri più piccoli, più deboli e meno armati.