Andrea Mantegna: differenze tra le versioni

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===La ''Pala di San Zeno''===
[[File:RetableSanZeno.jpg|thumb|left|''[[Pala di San Zeno]]'']]
La ''[[pala di San Zeno]]'' per il [[Coro (architettura)|coro]] della [[Basilica di San Zeno|chiesa di San Zeno]] a [[Verona]] venne commissionata da Gregorio Correr, abate della chiesa, nel [[1456]] e realizzata tra il [[1457]] e [[1459]]. Si tratta della prima pala pienamente rinascimentale dipinta in Italia settentrionale, da dove nacque una feconda scuola di pittori veronesi: uno fra i numerosi pregevoli esempi fu [[Girolamo dai Libri]].<ref>[http://www.metmuseum.org/Collections/search-the-collections/110000960 metmuseum Madonna and Child with Saints Girolamo dai Libri (Italian, Verona 1474–1555 Verona) edit:2000-2012]</ref>.
 
La cornice solo in apparenza divide la pala in un [[trittico]]: in realtà la cornice reale viene infatti illusivamente continuata dal portico, delimitato da colonne, in cui è racchiusa la [[Sacra Conversazione]]; Mantegna fece anche aprire una finestra nella chiesa che illuminava la pala da destra in modo da far coincidere l'illuminazione reale con quella dipinta. Le architetture hanno infatti acquistato quel tratto illusionistico che fu una delle caratteristiche base di tutta la produzione di Mantegna. Il punto di vista ribassato intensifica la monumentalità delle figure e accresce il coinvolgimento dello spettatore, che viene chiamato in causa anche dallo sguardo diretto di san Pietro. Le figure, con pose tratte anche dall'osservazione quotidiana, sono più sciolte e psicologicamente individuate, con forme più morbide, che suggeriscono l'influenza della pittura veneziana, in particolare di [[Giovanni Bellini]]. Nel disegno prospettico della sacra conversazione il [[punto di fuga]] è alla base del pannello centrale, tra i due angioli musicanti.