Acido tartarico: differenze tra le versioni

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|consigliP={{ConsigliP|305+351+338}}<ref>scheda dell'acido tartarico su [http://gestis-en.itrust.de IFA-GESTIS]</ref>
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L''''acido tartarico''' è un [[acido organico]] diprotico cristallino bianco. È presente naturalmente in molte piante, specialmente nell'[[uva]] e nel [[tamarindo]] (oltre che in altri frutti). Uno dei suoi sali, il [[Bitartrato di potassio|bitartato di potassio]], noto comunemente come cremor tartaro, si sviluppa naturalmente nel processo di [[vinificazione]]. L'acido tartarico viene miscelato al [[bicarbonato di sodio]] ed usato come [[Lievito chimico|agente lievitante]]. L'acido tal quale viene aggiunto agli alimenti come [[antiossidante]] o per conferire un sapore aspro.
 
L'acido tartarico è un acido alfa-idrossi-[[Acidi carbossilici|carbossilico]] e [[Acidi aldarici|aldarico]], ed è un derivato diidrossilico dell'[[acido succinico]].
L'acido tartarico, noto agli antichi come [[tartaro (chimica)|tartaro]], originariamente è stato isolato dal [[tartrato acido di potassio]] dall'[[alchimista]] [[Jabir ibn Hayyan]] intorno all'anno 800. Allo stesso si devono molti altri processi chimici di base usati ancora oggi. Il processo di sintesi moderno è stato sviluppato nel 1769 dal chimico svedese [[Carl Wilhelm Scheele]].
 
== Storia ==
La [[Chiralità (chimica)|chiralità]] dell'acido tartarico è stata invece scoperta nel 1832 da [[Jean-Baptiste Biot]], che osservò la sua capacità di ruotare la luce polarizzata. [[Louis Pasteur]] continuò tale ricerca nel 1847 studiando le conformazioni dei [[cristalli]] dell'acido tartarico, scoprendone l'asimmetria, mediante impiego di [[microscopio ottico]].
L'acido tartarico, noto agli antichi come [[tartaro (chimica)|tartaro]], originariamente è stato isolato dal [[tartrato acido di potassio]] dall'[[alchimista]] [[Jabir ibn Hayyan]] intorno all'anno 800.<ref>{{Cita libro|nome=Laura|cognome=Solieri|nome2=Paolo|cognome2=Giudici|titolo=Vinegars of the World|url=https://books.google.com/books?id=XuPWgEMx_eIC&pg=PA29&hl=en|accesso=2018-02-15|data=2009-08-29|editore=Springer Science & Business Media|lingua=en|ISBN=9788847008663}}</ref> Allo stesso si devono molti altri processi chimici di base usati ancora oggi. Il processo di sintesi moderno è stato sviluppato nel 1769 dal chimico svedese [[Carl Wilhelm Scheele]].<ref>Retzius, Anders Jahan (1770) [https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015039452886;view=1up;seq=605 "Försök med vinsten och dess syra"] ''Kungliga Vetenskapsakademiens Handlingar'' '''31''' : 207–213. [https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015039452886;view=1up;seq=607 p. 209:] ''Dessa försök omtalte jag för Hr. Carl Wilhelm Scheele (en snabb och lårgirug Pharmaciæ Studiosus) …§. 6. Menziono questi esperimenti per conto del signor Carl Wilhelm Scheele (uno studente veloce e studioso di farmacologia) ...)''</ref>
 
La [[Chiralità (chimica)|chiralità]] dell'acido tartarico è stata invece scoperta nel 1832 da [[Jean-Baptiste Biot]], che osservò la sua capacità di ruotare la luce polarizzata.<ref>Biot (1835) [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k32283/f149.image ''"Mémoire sur la polarization circulaire et sur ses applications à la chimie organique"''] (Memorie sulla polarizzazione circolare e le sue applicazioni nella chimica organica), ''Mémoires de l'Académie des sciences de l'Institut'', '''13''' : 39–175. L'acido tartarico (''acide tartarique cristallisé'') ruota il piano della luce polarizzata come è mostrato nella [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k32283/f285.image Tabella G p. 168.]</ref><ref>{{Cita web|url=https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015077785536;view=1up;seq=145|titolo=Mémoires de l'Académie des sciences de l'Institut de France. ser.2 v.15 1838.|sito=HathiTrust|lingua=en|volume=15|pp=93-279|accesso=2018-02-15}}</ref> [[Louis Pasteur]] continuò tale ricerca nel 1847 studiando le conformazioni dei [[cristalli]] dell'acido tartarico, scoprendone l'asimmetria, mediante impiego di [[microscopio ottico]]. Pasteur è stato il primo a produrre un campione puro di acido levotartarico.<ref>[[Louis Pasteur|L. Pasteur]] (1848) "''Mémoire sur la relation qui peut exister entre la forme cristalline et la composition chimique, et sur la cause de la polarisation rotatoire"'' (Memorie sulla relazione tra le forme cristalline e la composizione chimica, e la causa della rotazione polarizzata), ''Comptes rendus de l'Académie des sciences'' (Parigi), '''26''' : 535–538.</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Annales de chimie et de physique|url=https://books.google.com/books?id=gJ45AAAAcAAJ&pg=PA442|accesso=2018-02-15|data=1848|lingua=fr}}</ref>
 
== Proprietà ==