Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti: differenze tra le versioni

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|Fondatore =
|Scioglimento =
|Scopo = tutelare e valorizzare il contributo delle deportate e dei deportati alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] e riaffermare gli ideali di libertà, giustizia e pace
|Naz sede = ITA
|Sede = Milano
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|Anno impiegati =
|Volontari = 2382
|Anno volontari = 2016
|Motto =
}}
L''''Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti''' ('''ANED''') è una associazione [[senza fini di lucro]], eretta [[Ente morale]] con [[decreto del presidente della Repubblica]] italiana datato 5 novembre 1968. Ne sono membri i sopravvissuti allo sterminio perpetrato nei campi di concentramento [[nazisti]] e i familiari di quelli che non sono sopravvissuti. Presidenza e segreteria hanno sede presso la [[Casa della Memoria]] a [[Milano]]. L'associazione pubblica la rivista ''Triangolo Rosso'' (che prende nome dal simbolo indossato dai prigionieri politici, appunto un [[Triangolo rosso (Nazismo)|triangolo rosso]]).
[[File:Dario Venegoni, vicepresidente dell'ANED.JPG|thumb|[[Dario Venegoni]], presidente nazionale dell'ANED]]
Punti fondamentali dello statuto dell'associazione sono:
* Riunire in fraterna solidarietà i deportati italiani e i familiari dei caduti;
* Avviare a concreta realizzazione il testamento ideale dei caduti;
* Valorizzare in campo nazionale e internazionale il grande contributo dei deportati alla causa della [[Resistenza italiana|Resistenza]] e affermare gli ideali perenni di libertà, di giustizia e di pace.
 
L''''Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti''' ('''ANED''') è una associazione apolitica [[senza fini di lucro]], riconosciuta come [[ente morale]] con [[decreto del presidente della Repubblica]] italiana del 1968.
 
I soci nel 2016 sono 2382<ref>ANED Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, Bilancio Sociale 2016, p. 16.</ref> e fanno parte dell'associazione le persone che per motivi politici e razziali sono stati deportati nei campi nazisti, i familiari dei caduti e degli ex deportati e i cittadini italiani che condividono i valori dell'ente e si impegnano nello studio e nella diffusione della conoscenza storica sui temi della resistenza e della deportazione.
 
L’associazione è attiva in 10 regioni d’Italia con 26 sezioni; la presidenza e la segretaria nazionale hanno sede nella [[Casa della Memoria]] a [[Milano]]<ref>ANED Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, Bilancio Sociale 2016, p. 16.</ref>. L’associazione ha relazioni internazionali con i comitati che raccolgono gli ex Deportati dei singoli campi di concentramento nazisti e ha un rappresentante nei comitati di Mauthausen, Dachau, Auschwitz, Buchenwald, Mittelbau-Dora, Flossenbück, Ravensbrück e Risiera di San Sabba. Vi sono inoltre relazioni con le associazioni nazionali dei sopravvissuti dei singoli campi di sterminio e con le organizzazioni che gestiscono gli attuai siti dei lager e che ne curano i musei<ref>ANED Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, Bilancio Sociale 2016, p. 30.</ref>.
 
[[File:Dario Venegoni, vicepresidente dell'ANED.JPG|thumb|[[Dario Venegoni]], presidente nazionale dell'ANED]]
L'associazione pubblica la rivista ''Triangolo Rosso'' (che prende nome dal simbolo indossato dai prigionieri politici, appunto un [[Triangolo rosso (Nazismo)|triangolo rosso]]).
Inoltre l'Associazione {{citazione|considera suo dovere far conoscere la storia della deportazione soprattutto ai giovani, ai quali è affidata la difesa della libertà e della democrazia<ref>[http://www.deportati.it/ Dal sito ANED]</ref>.}}
In base a dati dell'Associazione, circa 40.000 italiani furono deportati nei campi di concentramento [[nazisti]] nel biennio 1943-'45 e di questi ne tornò grosso modo un decimo. Un gruppo di questi sopravvissuti è stato il nucleo su cui si è formata l'Associazione.
 
Lo stemma identificativo dell’associazione è un triangolo rosso con le lettere “IT” in bianco; lo stemma riprende le forme del contrassegno identificativo che veniva cucito sugli indumenti dei deportati politici italiani. Durante gli eventi i membri dell’associazione indossano un fazzoletto a truce blu con il triangolo rosso in mezzo<ref>ANED Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, Bilancio Sociale 2016, p. 4.</ref>.
== Memoriale italiano Auschwitz ==
L’associazione celebra come festa associativa il [[5 maggio]], che è il giorno in un l’esercito statunitense entra nel campo nazista [[Mauthausen]], ultimo ad essere liberato.
 
== Storia delle associazioni ex deportati ==
A partire dal 1945 iniziano a formarsi in diverse città italiane primi gruppi e associazioni che raggruppano ex deportati e i loro familiari per creare occasioni di incontro e per fornire sostegno. Gli enti hanno spesso una natura assistenziale, con obiettivi concreti di sostegno alle famiglie dei caduti, di rimpatrio delle salme, di tutela degli interessi dei deportati nei confronti della Germania, di creazione di monumenti, e di costituzione di gruppi di mutuo soccorso a carattere morale, materiale e sanitario. A Milano sembra esservi una forte presenza di ex-deportati testimoniata da varie iniziative ma è a Torino che vengono costitute le prime associazioni<ref>Bruno Maida, ‘’Il mestiere della memoria. Storia dell’Associazione nazionale ex deportati politici, 1945-2010’’, Ombre corte, Verona, 2014, p. 50.</ref>.
 
A Torino l’Associazione di ex Deportati è costituita il 6 settembre 1945 tra gli ex tra i prigionieri politici ricoverati in ospedale della Croce Rossa a Torino. Tra i fondatori dell'associazione
vi è [[Italo Tibaldi]] che lavora per anni a costituire il vasto elenco dei nomi dei deportati italiani. A luglio del 1945 viene creata l’Associazione nazionale superstiti dei cambi di concentramento con circa 1000 soci e un carattere inizialmente regionale; successivamente l’associazione si sposta di sede, assume il nome temporaneo di Associazione Triangolo Rosso, modifica lo statuto e assume carattere nazionale. Nel 1947 viene trasferita l’associazione a Milano e vi sono attività di sezioni locali a Venezia, Trento, Treviso, Bolzano, Udine, Vicenza, Firenze, Padova, Genova e Roma.
 
A Milano una prima bozza di statuto dell’Associazione nazionale reduci dei campi di concentramento viene redatta a giugno 1945 da Enea Fergnani e Dante Frezzati<ref>Bruno Maida, ‘’Il mestiere della memoria. Storia dell’Associazione nazionale ex deportati politici, 1945-2010’’, Ombre corte, Verona, 2014, p. 52.</ref>. Nel 1946 viene inaugurato al Cimitero monumentale di Milano il monumento in onore dei caduti creato dal gruppo di architetti dello studio BBPR costituto negli anni Trenta e attivo nella resistenza. La cooperativa di lavoro Società Cooperativa a r.l Zebra viene costituita intorno al 1947.
Nel 1957 viene organizzato un congresso nazionale delle associazioni che raggruppano ex deportati e i loro familiari, viene definita una nuova struttura organizzativa, l’ente comincia a orientare il suo operato sul tema della memoria e dei valori universali di democrazia, liberà e pace e ne diventa presidente [[Pietro Caleffi]]. È in questo periodo che vengono unificati i doveri gruppi in un’unica organizzazione. Nel 1968 l’associazione nazionale ex deportati riceve il riconoscimento di Ente morale<ref>Decreto del Presidente della Repubblica italiana n. 1377, del 1968.</ref>. Nel 1978 diventa presidente dell’associazione [[Gianfranco Maris]] che la guida fino al 2015; nel 2015 divenente presidente Dario Venegoni.
 
=== Memoriale italiano Auschwitz ===
{{vedi anche|Memoriale italiano di Auschwitz|Cronaca di una deportazione - Il Memoriale di Auschwitz}}
Una delle iniziative internazionali che ha contraddistinto l'operato dell'ANED è stata la costruzione di un [[Memoriale italiano Auschwitz|Memoriale italiano]] al blocco 21 di quello che fu il [[campo di concentramento di Auschwitz]]. Voluto da [[Primo Levi]], fu inaugurato nel 1980 con il proposito di celebrare tutti gli italiani caduti nei campi di concentramento nazisti. Realizzato grazie alla collaborazione di alcuni importanti nomi della cultura italiana del Novecento, il progetto architettonico fu dello studio BBPR e inserisce nel primo piano del Blocco 21 di Auschwitz I una spirale ad elica all'interno della quale il visitatore cammina come in un tunnel, rivestita all'interno con una tela composta da 23 strisce dipinte da [[Pupino Samonà]], seguendo la traccia di un testo scritto da [[Primo Levi]]. Dalla passerella lignea che conduce il visitatore nel tunnel sale la musica di [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]], Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz. Anche il regista e poeta [[Nelo Risi]] contribuì con le sue competenze alla sua realizzazione.
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La conservazione e l'ubicazione dell'opera è comunque, oggi, messa in seria discussione. Già in precedenza, come recita un comunicato ANED: «Aggredita degli attacchi del tempo e dall'incuria degli uomini, l'opera [aveva avuto] bisogno di un intervento di restauro. Dal 31 agosto al 7 settembre, 32 studenti dell'[[Accademia di Brera]] accompagnati dai loro insegnati e dai collaboratori dell'Isrec si sono recati ad Auschwitz; hanno eseguito i rilievi necessari per un futuro intervento di restauro e [avevano] proceduto alla pulizia dell'installazione»<ref>[http://www.deportati.it/static/upl/ca/cantiere_blocco21.pdf Comunicato ANED pdf]</ref>. L'ubicazione del Memoriale, secondo i responsabili dell'ANED, sarà invece in Italia dove sarà trasferita la completa struttura. Si sta cercando un luogo idoneo che renda possibile tale trasferimento constatato il rischio dello smantellamento richiesto dallo stesso direttore del campo di Auschwitz<ref>[http://www.resapubblica.it/cultura/il-memoriale-italiano-di-auschwitz-parla-siciliano-ma-e-a-rischio-smantellamento/ Resapubblica.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140301125025/http://www.resapubblica.it/cultura/il-memoriale-italiano-di-auschwitz-parla-siciliano-ma-e-a-rischio-smantellamento/ |data=1º marzo 2014 }}</ref>. La polemica sulla "cancellazione" del Memoriale italiano di Auschwitz risale già al 2008 e la richiesta fu fatta, questa volta, dalla [[Presidenza del Consiglio dei ministri]] cui seguirono le ferme proteste dell'ANED con [[Gianfranco Maris]] e della [[ANPI]]<ref>[http://lombardia.anpi.it/voghera/archivio/2008/1trim/anedmemory.htm ANPI-Voghera]</ref>
 
=== La Fondazione Memoria della Deportazione ===4
 
L'ANED ha dato vita alla [[Fondazione Memoria della Deportazione]], che è un "Centro studi sulla Resistenza e sulla Deportazione nei lager nazisti". La Fondazione, sita nel centro di Milano, in locali diversi da quelli dell'ANED, ha costituito una vasta biblioteca e un archivio di notizie sulla persecuzione fascista e nazista nei confronti degli antifascisti, oltre che di nominativi di tutti coloro che furono deportati perché partigiani o antifascisti.
[[File:Locali della Fondazione " Memoria della Deportazione".JPG|thumb|I locali della Fondazione con uno dei tanti scaffali della biblioteca]]
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== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*D'Amico, Villari, Cassata ''Il libro dei deportati - Vol. I: I deportati politici 1943-45'' Mursia editore ISBN 9788842542285
* Bruno Maida, ‘’Il mestiere della memoria. Storia dell’Associazione nazionale ex deportati politici, 1945-2010’’, Ombre corte, Verona, 2014.
 
== Voci correlate ==