Cartari e Calderara: differenze tra le versioni

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Nel 1815 il territorio fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V mandamento di Pieve di Teco del [[circondario di Porto Maurizio]] facente parte della [[Provincia di Imperia|provincia di Porto Maurizio]] (poi [[Provincia di Imperia]], dal 1923).
 
Nel 1929 il comune di Cartari e Calderara venne soppresso e il suo territorio comunale diviso in tre parti: Cartari come frazione di [[Cesio (Italia)|Cesio]], Calderara unita a Pieve di Teco e l'ex frazione di Siglioli nel comune di [[Vessalico]]<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 19281929|mese = 0701|giorno = 1424|numero = 1862183}}</ref>.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==