Vescovo: differenze tra le versioni

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poteri e composizione degli organi espiscopali della chiesa cattolica latina ed orientali: CEI, collegio cardinalizio, Santo Sinodo, Sinodo patriarcale permanente
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Come detto, i vescovi sarebbero i successori degli apostoli<ref>[[Lumen Gentium]] 20.</ref> sia dal punto di vista [[Teologia pastorale|pastorale]] sia [[sacramento|sacramentale]]: gli apostoli, ricevuto lo Spirito Santo nella [[Pentecoste]] ({{passo biblico2|At|1,8; 2,4}}; {{passo biblico2|Gv |20,22-23}}), lo hanno trasmesso ai loro successori con l'[[Imposizione delle mani (liturgia)|imposizione delle mani]] ed esso è stato trasmesso fino a oggi nell'[[ordinazione episcopale]]<ref name="lg21" /> (questo concetto teologico è chiamato [[successione apostolica]]).
 
Pertanto, i Cardinali e il Sommo Pontefice sono vescovi, sia dal punto di vista teologico che sacramentale. Infatti, "Vescovo di Roma" è uno degli appellativi propri del Papa. <br/>
La distinzione rispetto agli altri vescovi è individuata nell'abito del [[diritto canonico]], riguardo all'importanza della diocesi amministrata, per estensione geografica e per numero di fedeli residenti, e agli organi collegiali di appartenenza.
 
La [[chiesa (architettura)|chiesa-edificio]] da cui un vescovo esercita il suo [[magistero]] è detta [[cattedrale]].
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A livello locale i vescovi sono organizzati in [[conferenza episcopale|conferenze episcopali]] su base nazionale. Le cariche della conferenza episcopale sono elettive e a scadenza determinata.<ref>[http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P1L.HTM Can. 447 segg.] [[Codice di Diritto Canonico|CIC]].</ref>
Tutti i vescovi della Chiesa Cattolica partecipano di diritto ai Sinodi, ai [[Concilio|Concili]] ([[Concilio ecumenico|ecumenici]], e non) e alla [[Conferenza episcopale]] nazionale della rispettiva diocesi di appartenenza; invece, soltanto i vescovi che il Vicario di Cristo in terra ha nominato cardinali, sono membri del [[Collegio cardinalizio]]. Il Collegio cardinalizio coincide a sua volta con il [[Conclave]] che ha il compito di eleggere il papa (con l'unica esclusione dei cardinali che abbiano compiuto l'ottantesimo anno di età).
 
Nelle [[Chiese cristiane orientali]] (ortodosse, e 23 Chiese cattoliche), il [[Santo Sinodo]] rappresenta la più alta autorità ed organo deliberativo in materia di governo, di giudizio e di fede, che elegge il [[Patriarca (cristianesimo)|Patriarca]] o il [[Primate (ecclesiastico)|primate]] della Chiesa. <br/>
Per quanto riguarda le 23 [[Chiese cattoliche di rito orientale]] (che sono tutte Chiese ''sui iuris''), il [[Codice dei canoni delle Chiese orientali]] è stato il primo [[codice di diritto canonico]] comune, promulgato da [[papa Giovanni Paolo II]] nel 1990. All'interno del Santo Sinodo, esso ha istituito un sinodo patriarcale permanente della Chiesa, formato dal patriarca e da quattro vescovi in carica per cinque anni, e ha disciplinato nello stesso tempo la convocazione del Santo Sinodo (di tutti i vescovi) che da allora ha luogo per alcune materie specifiche, ovvero su richiesta di un terzo dei vescovi oppure del sinodo patriarcale.
 
=== Appellativi ===