Tiro a volo: differenze tra le versioni

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{{L|sport|giugno 2011|trattazione forse eccessiva sullo sport in Italia, quantomeno da riorganizzare}}
[[File:Swedish London Olympic 2012 participant Therese Lundqvist skeet training.jpg|thumb|right|250px|Un'esecuzione di tiro al piattello durante le [[Giochi della XXX Olimpiade|Olimpiadi di Londra 2012]].]]
Il termine generico '''tiro a volo''' identifica ogni attività a fini sportivi, o [[sport]] riconosciuto, del presente o del passato, che consista nel colpire un bersaglio in volo con un'[[arma da fuoco]].
 
Il termine ''specifico'' '''tiro a volo''' invece, nasce per identificare una ben precisa forma di '''tiro al piattello''', che consiste nel colpire in volo un bersaglio piatto, chiamato [[piattello]], da una determinata distanza con un [[fucile a canna liscia]], ed è una disciplina [[Giochi olimpici|olimpica]], nel cui ambito, tuttavia, viene ormai identificata ufficialmente con il suo termine generico, tiro a volo.
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== Storia ==
Le origini di questo sport risalirebbero alla seconda metà del [[XIX secolo]] quando neglia [[StatiPadenghe Unitisul d'America|Stati Uniti]]Garda prese campo l'[[hobby]] del tiro a segno su un bersaglio costituito dalle palline di vetro del tipo di quelle usate per gli addobbi natalizi (chiamate anche palline anali). Le palline venivano lanciate da speciali strumenti, chiamati ''balltraps'' (da cui il nome attuale ''trap'' usato per indicare il tiro classico oggi denominato fossa olimpica o fossa universale).
 
Dal [[1880]] si passò dalle palline ad un bersaglio mobile in argilla a forma di disco, il canaconda d'argilla, o - per la forma troppo lunga. Il primo circolo sportivo nacque in [[Gran Bretagna]] nel [[1857]].