Calendario romano generale: differenze tra le versioni

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→‎Organizzazione del Temporale e del Santorale: Non è vero: quest'anno l'Annunciazione coincide con le Palme ed è spostata al 9 aprile
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Soltanto le [[solennità]] sono trasferite al prossimo giorno non elencato sotto i numeri 1–8 della Tabella. La solennità dell'[[Annunciazione]], se cade nella [[Settimana santa]] viene trasferita al lunedì successivo alla II Domenica di Pasqua.<ref>''Norme Generali per l'ordinamento dell'Anno Liturgico e del Calendario'', 5 e 60</ref> Ci sono norme particolari anche per la solennità di [[san Giuseppe]].<ref>''Norme Generali per l'ordinamento dell'Anno Liturgico e del Calendario'', 56.</ref>
 
Le domeniche del [[tempo ordinario]] e del periodo natalizio cedono solo alle solennità e alle feste del Signore, mentre quelle di [[Avvento]], di [[Quaresima]] e di [[Pasqua]] hanno la precedenza su tutte le solennità e tutte le feste. In linea di principio è esclusa l'assegnazione di una domenica come data perpetua di un'altra celebrazione, con eccezione delle feste della [[Santa Famiglia]] e del [[Battesimo del Signore]], e delle [[solennità di Cristo Re]] e della [[Santissima Trinità]]. Inoltre, dove non sono [[festaFesta di precetto|feste di precetto]], sono assegnate a delle domeniche l'[[Epifania]], l'[[Ascensione di Gesù]] e il [[Corpus Domini]].<ref>''Norme Generali per l'ordinamento dell'Anno Liturgico e del Calendario'', 5–7.</ref>
 
Non si danno conflittuali coincidenze di data fra il Temporale generale e un Temporale particolare né fra il Santorale generale e uno particolare, perché i calendari particolari sono creati in armonia con quello generale.<ref>"Calendaria vero particularia celebrationes magis proprias continent congruenti ratione cum cyclo generali organice compositas" (''Norme Generali per l'ordinamento dell'Anno Liturgico e del Calendario'', 49).</ref>