Arte paleocristiana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 80.23.223.113 (discussione), riportata alla versione precedente di Buggia
Etichetta: Rollback
m Risolvo disambigua Buon Pastore in Pericope del Buon Pastore tramite popup
Riga 37:
L'[[aniconismo]], cioè il divieto di raffigurare Dio secondo un passo dell'[[Libro dell'Esodo|Esodo]] (XX, 3-5), applicato fino al III secolo, comportò la necessità di usare simboli per alludere alla divinità: il sole, l'agnello, simbolo del martirio di Cristo, o il [[pesce]], il cui nome greco (''ichthys'') era acronimo di ''"Iesùs Christòs Theoù Yiòs Sotètur"'' (Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore).
 
Altre immagini-segno sono quelle che invece di narrare un avvenimento suggeriscono un concetto: il [[Pericope del Buon Pastore|Buon Pastore]], che simboleggiava la [[filantropia]] di Cristo, l<nowiki>'</nowiki>''orante'', simbolo di sapienza, ecc. Anche queste raffigurazioni furono mutuate da iconografie antecedenti: il pastore proviene da scene pastorali, dalle allegorie della primavera e dalle raffigurazioni di [[Ermes]] pastore, il ''Cristo-filosofo'', deriva dalla figura del filosofo [[Epitteto]] seduto. Tutti i temi legati all'[[Antico Testamento]] vennero invece ripresi dalla precedente tradizione giudaica: pittura cristiana ed ebraica nel III secolo sono pressoché combacianti, come testimoniano gli affreschi nella sinagoga di [[Dura Europos]] in [[Siria]] (oggi al [[Museo Nazionale di Damasco]]), dove la stilizzazione formale è legata al valore simbolico delle scene.
 
Gradualmente la perdita di interesse verso la descrizione di avvenimenti reali porta a una standardizzazione delle scene simboliche, con un progressivo appiattimento delle figure, preponderanza di raffigurazioni frontali e perdita del senso narrativo: gli artisti infatti adesso alludono al mondo ''spirituale'', sono interessati a trasmettere messaggi precisi che prescindono dall'armonia formale e dalla verosimiglianza delle forme.
Riga 76:
=== Sarcofago di Santa Maria Antiqua ===
 
In questo sarcofago conservato presso la [[chiesa di Santa Maria Antiqua]] a [[Roma]] e datato circa [[260]]-[[280]] d.C. è raffigurato sul fronte un ''continuum'' di scene simboliche legate al nuovo culto cristiano: (da sinistra) [[Giona (profeta)|Giona]] sdraiato sotto la vigna (le cui storie proseguono sui lati), un filosofo che legge un rotolo (al centro), il [[Pericope del Buon Pastore|Buon Pastore]] ed una scena di [[battesimo]] (a destra).
 
In particolare la predominanza data alla figura del filosofo al centro serve per alludere alla sapienza (come si trova anche in alcuni sarcofagi pagani), intesa come vera filosofia della rivelazione cristiana; l'orante invece divenne in seguito il simbolo dell'[[anima]] stessa del defunto, tanto che in alcuni casi ne riproduceva anche le sembianze.