Mandarino (funzionario): differenze tra le versioni

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== I mandarini come casta ==
{{P|La fonte Antonio Gramsci non è dirimente questo argomento in quanto l'autore non è né storico della Cina, né un antropologo, questo senza considerare che la sua valutazione inerisce alla critica politica. Tutte le altre considerazioni riportate sono moralmente valutative, e, al contempo, totalmente assenti di fonti|Storia|novembre 2016|sezione=
I mandarini cinesi possono anche essere visti come una [[casta]] cioè un [[gruppo sociale]] sostanzialmente chiuso. Al riguardo scriveva [[Antonio Gramsci]] in ''Ordine nuovo'': "''Il mandarinato è una istituzione burocratico-militare cinese, che, su per giù, corrisponde alle prefetture italiane. I mandarini appartengono tutti a una casta particolare, sono indipendenti da ogni controllo popolare, e sono persuasi che il buono e misericordioso dio dei cinesi abbia creato apposta la Cina e il popolo cinese perché fosse dominato dai mandarini''".<ref>''L'Ordine Nuovo'', I, n. 173, 1921</ref>}}
 
La carica di funzionario era, teoricamente, aperta a tutti i cittadini maschi: n'erano esclusi i poliziotti, gli attori e coloro ch'erano impiegati in lavori servili. Tuttavia, solo le famiglie nobili potevano permettersi gl'ingenti costi per mantenere uno (o più) figli agli studi.
 
I funzionari solevano approfittarsi della loro posizione di potere. Essi arrivavano alle cariche dopo molti studi, a carico delle loro famiglie che, ritenendo ciò un investimento, attendevano che il figlio ottenesse la carica in modo che ricambiasse la famiglia. Le persone comuni tolleravano i quotidiani abusi di potere adoperati dai funzionari. Essi operavano con disinvoltura, talvolta con impudenza, in diverse attività economiche. <br>
 
Anche gli impiegati conseguivano profitti dalle loro cariche. I magistrati di distretto e i prefetti s'avvalevano, per i loro affari, dei loro subalterni, poiché quest'ultimi conoscevano bene la situazione locale. In tal modo gli impiegati abusavano della loro funzione, indispensabile in questo contesto.