Operazione Urano: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Operazione Blu|Combattimenti nella città di Stalingrado|Battaglia di Stalingrado|Prima battaglia difensiva del Don}}
=== Situazione strategica sul fronte orientale nell'autunno 1942 ===
La situazione strategica globale nel settore meridionale del fronte orientale alla metà di novembre [[1942]] vedeva i due raggruppamenti principali tedeschi, il [[Heeresgruppe B|Gruppo d'armate B]] al comando del generale [[Maximilian von Weichs]] e il [[Heeresgruppe A|Gruppo d'armate A]], dipendente direttamente dall'[[Oberkommando des Heeres|OKH]] (''Oberkommando des Heeres'' – alto comando dell'[[Heer (Wehrmacht)|esercito]]) e quindi da [[Adolf Hitler|Hitler]], dopo la destituzione in settembre del [[feldmaresciallo]] [[Wilhelm List]]<ref>{{Cita|Oxford 2001|pp. 1048-1058|Oxford2001}}.</ref>, da molte settimane praticamente fermi ed estenuati da continui combattimenti sia nella [[Caucaso|regione caucasica]], dove erano in corso duri scontri nell'area di [[Tuapse]] e sul fiume [[Terek (fiume)|fiume Terek]], sia soprattutto nella regione di [[Volgograd|Stalingrado]] dove la [[6. Armee (Wehrmacht)|6ª Armata]] del generale [[Friedrich Paulus]] si stava inutilmente dissanguando<ref>{{Cita|Oxford 2001|pp. 1077-1100|Oxford2001}}.</ref>.
 
I fianchi del raggruppamento di Stalingrado, schierati lungo il corso del [[Don (fiume Russia)|Don]] a nord e nella regione dei laghi salati a sud della città, rappresentavano aree di potenziale pericolo in vista della stagione invernale, in primo luogo per la debolezza delle armate italiane, rumene e ungheresi schierate su queste posizioni e poi per la presenza di profonde [[Testa di ponte|teste di ponte]] sovietiche a sud del fiume da cui il nemico avrebbe potuto teoricamente contrattaccare. Infatti nel mese di agosto nel corso della cosiddetta [[prima battaglia difensiva del Don]] (20-28 agosto 1942) le forze italiane avevano dovuto cedere parecchio terreno a sud del Don a [[Serafimovič]] e Verchnij Mamon, mentre altre teste di ponte erano state conquistate dai sovietici a [[Kletskaja]] e a Kremenskaja<ref>{{Cita|Valori 1951|pp. 467-474|Valor1951}}.</ref>. Dopo le difficoltà dei combattimenti d'agosto, il [[Reparti italiani al fronte orientale|Corpo di spedizione italiano]] era stato in parte spostato più a nord nel settore del medio ed alto Don, lasciando alla fine di settembre la difesa della pericolosa area di Serafimovič e Kletskaja alle divisioni della 3ª Armata rumena, appena arrivate<ref>{{Cita|Schlemmer 2009|p. 123|Schlemmer2009 }}.</ref>.