Qin (stato): differenze tra le versioni

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[[File:QinZhuan.jpg|250px|frame|left|Stato di Qin<br />(scrittura da sigillo, [[220 a.C.]])]]
Fino al 256 a.C. i [[dinastia Zhou|Zhou]] erano ancora, in teoria, i re della Cina. Con la morte dell'ultimo re Zhou, [[Zhou Nan|Nan]], la dinastia Zhou perse ogni potere e i suoi figli non rivendicarono il titolo di re. A quel tempo, le centinaia di feudi della dinastia Zhou si erano ridotti a sette regni, fra i quali i più potenti erano quelli di Qin e di Chu.<br />
Il [[247 a.C.]] segna la fine del [[Periodo dei regni combattenti]]. In quell'anno, il tredicenne Zheng fu incoronato re di Qin. Diciassette anni più tardi, il re Zheng si lanciò alla conquista dello Stato di [[Han (stato)|Han]], e successivamente degli stato di [[Zhao (stato)|stato di Zhao]] ([[228 a.C.]]) e di [[Wei (stato)|Wei]] ([[225 a.C.]]).
 
Nel 225 a.C. solo tre stati sovrani rimanevano indipendenti: Chu, Yan e Qi. Ying Zheng di Qin decise di sconfiggere per primo lo Stato più forte, quello di Chu. Nonostante la vastità del territorio e la quantità di risorse e di manodopera, il difetto principale dello Stato di Chu era il suo governo corrotto che aveva vanificato quasi del tutto le riforme [[legalismo|legaliste]] introdotte da [[Wu Qi]] un secolo e mezzo prima.<br />