Telemilano: differenze tra le versioni

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Nel [[1979]] Berlusconi fondò una società per la commercializzazione di programmi televisivi, [[Reteitalia]] e, con un investimento di dieci miliardi di lire in due anni, acquisì uno stock di 325 film, in gran parte americani, dalla società cinematografica [[Titanus]], da trasmettere al posto degli spettacoli prodotti in proprio in maniera molto più economica.
 
Berlusconi intuì che il mercato della pubblicità era in grossa espansione in quanto la televisione era il medium più fruito e molti soggetti che vorrebbero ottenere spazi pubblicitari in televisione, non vi riescono in quanto la [[Rai Pubblicità|Sipra]], concessionaria per la [[pubblicità]] sulla [[Rai - Radiotelevisione Italiana|Rai]], muovendosi in una logica di [[monopolio]], seleziona gli inserzionisti per le reti Rai, lasciando fuori molti altri. Con questa logica che limita di fatto le enormi possibilità del mercato, molti soggetti che vorrebbero acquistare spazi pubblicitari - soprattutto le aziende della media distribuzione - non vi riescono contribuendo a creare la domanda alla quale Berlusconi vuole dare risposta e a tal scopo introduce un modo di raccogliere pubblicità diverso da quello della Sipra e, invece di aspettare che gli inserzionisti si facciano avanti, va egli stesso dalle aziende e contratta direttamente con loro. Per questo motivo Telemilano 58 si dota di una propria concessionaria di pubblicità. Si sgancia quindi dalla Publipei e, scorporandola da Reteitalia, fonda [[Publitalia '80]]; controllando direttamente la raccolta pubblicitaria può ora confezionare programmi in cui ha già inserito gli spot che verranno distribuiti su cassette che verranno trasmesse in simultanea da altre televisioni e questo gli permise di assicurarsi gli spot dei grandi inserzionisti nazionali che abbisognavano di una dimensione nazionale. Berlusconi si accorda quindi con numerose emittenti locali che entreranno nel circuito delle trasmissioni che sta creando. Il suo obiettivo è creare una rete nazionale, sul modello dei [[network televisivitelevisivo|network]] americani<ref>L'esperienza televisiva americana si basa da sempre sull'affiliazione di un numero di emittenti sufficienti a coprire un intero stato della federazione.</ref> in modo che il bacino di utenza delle emittenti affiliate si allarga e il network può vendere i propri spazi pubblicitari a investitori di carattere nazionale.
 
Il [[palinsesto (mass media)|palinsesto]] dell'emittente comincia a dipendere dal tipo di pubblico da vendere agli inserzionisti. Berlusconi, confrontando il proprio palinsesto fatto di film, [[serie televisive]] e qualche documentario, con quello della Rai, comincia a ingaggiare noti personaggi televisivi della Rai come, nel [[1978]], il noto presentatore di [[quiz]] [[Mike Bongiorno]], il quale, sottopagato nella Rai monopolista, viene ingaggiato per un'alta cifra; poco dopo - sempre dalla [[televisione di stato]] - arrivano anche [[Corrado Mantoni|Corrado]], [[Loretta Goggi]], [[Gigi Sabani]], [[Sandra Mondaini]] e [[Raimondo Vianello]]. Nell'ottica di creare un network nazionale, la denominazione Telemilano, il 22 febbraio 1980, venne sostituita dalla nuova [[Canale 5]]; dapprima il nuovo logo appare sugli schermi insieme a quello di Telemilano 58 e, dal 30 settembre [[1980]], lo sostituisce definitivamente.