Museo ideale Leonardo da Vinci: differenze tra le versioni

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È stato ufficialmente riconosciuto Museo d'Interesse Pubblico dalla Regione Toscana nel 1999. Del 2007 è il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha definito il Museo Ideale "un'esperienza unica in Europa che onora il genio di Leonardo in uno spazio dove arte, natura e scienza si fondono con forti significati poetici, simbolici ed estetici e sottolineano l'universalità e la molteplicità delle attività e degli interessi di Leonardo, come invito alla pace e al dialogo fra culture diverse".
 
Direttore è Alessandro Vezzosi; Presidente dell'Associazione Internazionale è Agnese Sabato; Presidente onorario èera [[Carlo Pedretti|Carlo Pedretti (fino al giorno della sua scomparsa, 5 gennaio 2018]]).
 
Gli spazi espositivi sono momentaneamente costretti alla chiusura a causa di infiltrazioni di acqua piovana da strutture soprastanti, in attesa della riapertura, prevista per il 2019.
 
=== Linee guida ===
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Iniziate nel 1972 come raccolta in progress di materiali diversi, antichi e moderni (leonardiani, etno-antropologici del territorio di Vinci e di arte contemporanea in relazione a Leonardo), finalizzati a creare insiemi di opere, reperti e materiali documentari, compresi quelli altrimenti destinati a finire dispersi.
 
La collezione comprende dipinti originali antichi (tavole) della scuola di Leonardo, strumenti del suo tempo e della sua terra natale (come il “Ritrecine di Leonardo”), rare incisioni (compresi i “Nodi” del 1506-8 di Dürer su disegno di Leonardo); modelli ricostruiti ad arte dai suoi progetti; meraviglie del Leonardismo (da cimeli d'epoca a due autografi di Duchamp e migliaia di opere e reperti in progress) fino alla “Cupola delle Arti e delle Idee” di Buckminster Fuller ispirata a Leonardo. Espone inoltre le opere che gli vengono affidate in deposito da collezionisti, privati italiani e stranieri, o concesse in prestito da altri Musei e biblioteche.
 
=== Archivi ===
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Fra i progetti, quelli di riportare in Italia il Codice Hammer/Leicester (acquisito invece da Bill Gates) e la [[Tavola Doria]].
 
Più recentemente (nell'aprile 2016) ha presentato nel Teatro di Vinci la scoperta, dopo decenni di ricerche, dei discendenti viventi di Leonardo, il nuovo albero genalogico della famiglia Da Vinci e il progetto di ricerca scientifica del loro DNA.
Tra le mostre esterne ha collaborato a “I ponti di Leonardo” (a Malmö e Stoccolma 1993 con la Dama dell'ermellino, poi itinerante in Asia, Sud Africa e America). Ha curato: “Leonardo. Le favole e il mare” (Sestri Levante, 1996); “Leonardo. Dal Mediterraneo alla luna” (Cagliari e Alghero, 1997); “Il Giardino dell'utopia da Leonardo a Pratolino” (1999); “Leonardo e l'Europa” (da Assisi a Napoli, da Roma a Biel-Bienne, 2000-2001); “Léonard. L'artist de la science” (Strasburgo, 2002); “Leonardo. I giochi e lo sport” (Atene, 2004; Firenze, 2005); “Leonardo e il codice Leicester” (Tokyo, 2005); “Leonardo. I segreti della creazione nell'arte e nella scienza” (Atene, 2006); “La Joconde inattendue” (Clos-Lucé-Amboise, 2007); “Leonardo a Firenze” (2008); “And there was Light. Michelangelo, Leonardo, Raphael” (Göteborg, 2010); “Leonardo a Piombino” (2011); “La Gioconda è nuda” (Brindisi, 2011); “Mona Lisa Unveiled” (Miami, 2011); “Leonardo e l'idea della bellezza” (Shizuoka, Fukuoka, Tokyo, con la Scapiliata, 2011-2012); “The great masters. Michelangelo, Raphael, Leonardo” (Istanbul, 2012); “Leonardo-Mona Lisa-The Myths” (Kahosiung, 2013; Taipei 2013-2014).
 
Tra le mostre esterne ha collaborato a '''“I ponti di Leonardo”''' (iniziata a Malmö e Stoccolma nel 1993, con la ''Dama dell'ermellino'', poi itinerante in Asia, Sud Africa e America).
 
Tra le mostre esterne ha collaborato a “I ponti di Leonardo” (a Malmö e Stoccolma 1993 con la Dama dell'ermellino, poi itinerante in Asia, Sud Africa e America). Ha curato inoltre: '''“Leonardo. Le favole e il mare”''' (Sestri Levante, 1996); '''“Leonardo. Dal Mediterraneo alla luna”''' (Cagliari e Alghero, 1997); '''“Il Giardino dell'utopia da Leonardo a Pratolino”Pratolino'''” (1999); '''“Leonardo e l'Europa”''' (da Assisi a Napoli, da Roma a Biel-Bienne, 2000-2001); '''“Léonard. L'artist de la science”''' (Strasburgo, 2002); '''“Leonardo. I giochi e lo sport”''' (Atene, 2004; Firenze, 2005); '''“Leonardo e il codice Leicester”''' (Tokyo, 2005); '''“Leonardo. I segreti della creazione nell'arte e nella scienza”''' (Atene, 2006); '''“La Joconde inattendue”''' (Clos-Lucé-Amboise, 2007); '''“Leonardo a Firenze”''' (2008); '''“And there was Light. Michelangelo, Leonardo, Raphael”''' (Göteborg, 2010); '''“Leonardo a Piombino”''' (2011); '''“La Gioconda è nuda”''' (Brindisi, 2011); '''“Mona Lisa Unveiled”''' (Miami, 2011); '''“Leonardo e l'idea della bellezza”''' (Shizuoka, Fukuoka, Tokyo, con la ''Scapiliata'', 2011-2012); '''“The great masters. Michelangelo, Raphael, Leonardo”''' (Istanbul, 2012); '''“Leonardo-Mona Lisa-The Myths”''' (Kahosiung, 2013; Taipei, National Palace, 2013-2014); '''"Leonardo Da Vinci. Beyond the visible"''' (Edo Tokyo Museum, 2016); '''“Da Clos Lucé al Louvre, i tre capolavori di Leonardo Da Vinci”''' (''Du Clos Lucé au Louvre, les trois chefs-d’œuvre de Léonard de Vinci'', in collaborazione con il Centre de Rècherche et de Restauration des Musées de France - C2RMF), nella Casa-Museo di Clos Lucé,dove l’artista si spense all’età di 67 anni, per l'inizio delle celebrazioni del V centenario dell’arrivo di Leonardo in Francia.
 
== Bibliografia (sintetica) ==
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*''Unitas. A litterary monthly'', n. 346 – 08, 2013, pp. 172-175
*(http://unitas.udngroup.com.tw)
*''Du Clos Lucé au Louvre. Les trois chefs-d’œuvre de Léonard de Vinci'', Château du Clos Lucé - Parc Léonard de Vinci, 2016. (http://www.clos-luce.com/boutique/fr/home/369-du-clos-luce-au-louvre.html).
 
== Voci correlate ==