Geografia della Corea del Sud: differenze tra le versioni

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==Flora e fauna==
'''NON SERVE A NIENTE'''
La lunga estate calda e umida favorisce lo sviluppo di una vegetazione rigogliosa e varia. Nel Paese vivono circa 4500 specie vegetali. Un tempo le foreste ricoprivano circa i due terzi della superficie totale, ma, a causa della richiesta di legna per scaldarsi durante i lunghi e freddi inverni e dell'elevata densità di [[popolazione]] del Paese, la foresta originaria è quasi scomparsa. Fatta eccezione per le foreste di latifoglie sempreverdi che crescono nella stretta fascia subtropicale lungo la costa meridionale e sull'isola di Cheju, la maggior parte del Paese ospita foreste di latifoglie decidue e di conifere. Tra le specie di latifoglie sempreverdi tipiche figurano camelie e alberi della canfora, mentre nelle foreste decidue allignano querce, aceri, ontani, zelkove e betulle. I pini sono le specie più rappresentative del Paese; tra le altre conifere figurano pecci, larici e tassi. Tra le specie endemiche ricordiamo l'''Abeliophyllum distichum'' (forsizia bianca o abelia coreana), un arbusto della famiglia delle Oleacee, e l'abete coreano (''Abies koreana'').
GSYVGVG GVSGVCBGSVBSB V V SUHVBHFBV HS VHSFVBS VBHS V
 
La fauna selvatica è simile a quella delle regioni settentrionali e nord-orientali della Cina. I grandi mammiferi più numerosi sono i cervi. Tigri, leopardi, linci e orsi, un tempo molto numerosi, sono quasi completamente scomparsi, perfino nelle aree più remote. Nel Paese vivono circa 380 specie di uccelli, la maggior parte dei quali migratori stagionali. Molte specie di pesci, rettili e anfibi della Corea del Sud sono minacciate dall'agricoltura intensiva e dall'inquinamento ambientale tranne che nella [[Zona demilitarizzata coreana|ZDM]] tra Corea del Nord e del Sud, che si è trasformata in una riserva naturale ''de facto''. Un tempo area coltivata, e successivamente un campo di battaglia devastato, la ZDM è rimasta quasi indisturbata dalla fine delle ostilità nel 1953 ed è stata riconquistata dalla natura su vaste aree, trasformandosi in una delle aree naturali più vergini dell'intera [[Asia]]. Essa contiene molti ecosistemi, tra cui foreste, estuari e zone umide frequentate da uccelli migratori. La zona costituisce un santuario per centinaia di specie di uccelli, tra cui la gru dal collobianco del Giappone e la [[gru della Manciuria]], entrambe minacciate di estinzione, ed è la dimora di dozzine di specie di pesci e di [[orso dal collare|orsi dal collare]], [[Lynx (zoologia)|linci]] e altri mammiferi.
 
==Bibliografia==