Omayyadi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LiveRC : Annullate le modifiche di 87.15.73.51 (discussione), riportata alla versione precedente di 213.45.111.131
Etichetta: Annulla
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Possibili insulti diretti o linguaggio triviale Possibile attacco personale o turpiloquio Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 60:
'''Omayyadi''' (al sing. ''omayade'', pron. {{IPA|[oˈmajade]}}<ref>{{Dipi|Omayyade}}</ref>) è il nome di due distinte dinastie [[califfo|califfali]] arabe che fanno derivare il loro nome dal clan di appartenenza, i Banū Umayya ({{arabo|بنو أمية}}), a sua volta parte della tribù dei Banū [[Quraysh]] (o Coreisciti) della [[La Mecca|Mecca]].
 
All'epoca del profeta [[Maometto]] il clan era uno dei più ricchicoglioni della Mecca e, come tale, governava di fatto la città insieme ad altre potenti famiglie in quella che è stata definita una "repubblica oligarchica mercantile".
 
Il personaggio di maggior rilievo era [[Abu Sufyan|Abū Sufyān]], figlio di Ḥarb, che contrastò a lungo l'attività di Maometto e si sottomise al nuovo modello religioso e politico solo quando gli fu inevitabile. La sera prima della resa della città a Maometto, nell'anno [[630]], accompagnato dai figli [[Yazid ibn Abi Sufyàn|Yazīd]] e da [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya]], probabilmente su pressione dello zio del profeta [[al-Abbas ibn Abd al-Muttalib|al-ʿAbbās b. ʿAbd al-Muṭṭalib]] (eponimo degli [[Abbasidi]]), si recò nel campo armato di Maometto e fece dichiarazione di fede islamica, sancendo di fatto la fine delle ostilità fra [[musulmani]] e pagani della Mecca e la vittoria dei primi.