Famous Funnies: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Storia editoriale: tradotto dal francese
m →‎Storia editoriale: tradotto dal francese
Riga 42:
Nei mesi seguenti, Gaines e Wildenberg pubblicarono altri due opuscoli di questo tipo: ''Century of Comics'', cento pagine a 250.000 copie, seguito poi da Skippy's Own Book of Comics da 52 pagine a 500.000 copie<ref>{{Cita libro|autore=Mike Benton|titolo=The Comics Book in America. An Illustrated History|anno=1989|editore=Taylor Publishing Company|p=16}}</ref>. Il primo ''Famous Funnies'' fu quindi il secondo albo pubblicato nel formato comic book, pur rimanendo un album pubblicitario.
 
Gaines convinse il presidente della Eastern Colour, Geroge Janosik, a trovare una casa editrice per vendere questi opuscoli direttamente in edicola.<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Jean-Paul Gabilliet|titolo=Des comics et des hommes. Histoire culturelle du comic books aux États-Unis|anno=2005|editore=Éditions du Temps|p=31}}</ref> Janosik ricordò che aveva stampato nel 1930 gli ultimi numeri di ''The Funnies'', un mensile che ristampava le tavole domenicali nel formato tabloid pubblicato dalla Dell Publishing 7.<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Mike Benton|titolo=The Comics Book in America. An Illustrated History|anno=1989|editore=Taylor Publishing Company|città=Dallas|p=17}}</ref> Janosik convinse il capo di Dell, George T. Delacorte e le 35.000 copie di ''Famous Funnies'' serie I, che Delacorte - ancora scottato dal fallimento di ''The Funnies'' in edicola - decise di vendere nei grandi magazzini, furono presto esaurite.<ref name=":2" /> Tutte le sessantotto pagine riprendevano i contenuti di ''Funnies on Parade'' e di ''Famous Funnies: A Carnival of Comics''<ref name=":2" />.
 
Harold Moore, uno dei leader dei Eastern Colour, si trovò in mano un annuncio del [[New York Daily News|''New York Daily News'']] che attribuiva il successo dell'edizione domenicale ai fumetti che pubblicava<ref name=":2" />. Moore allora incontrò Harold Gould, presidente del potente distributore American News, con l'annuncio in mano, per vantarsi del potenziale commerciale delle riviste di fumetti. Pochi giorni dopo, Moore accettò di distribuire 250.000 copie di ''Famous Funnies'' in edicola; il primo numero uscì a maggio<ref name=":3" /> ma venne datato come luglio per assicurare una presenza in edicola fino al numero successivo<ref name=":2" />. Sebbene ''Famous Funnies'' diventò mensile dal terzo numero, la pratica del postdatare gli albi divenne comune e continua a essere applicata oggi<ref name=":3" />. Curato da Stephen A. Douglas, il primo numero conteneva quattro tavole domenicali (stampate un mese dopo la pubblicazione) e una dozzina di personaggi diversi, tra cui Mutt & Jeff, Joe Palooka, Dixie Dugan, capello Harry e Connie<ref>{{Cita libro|autore=Ron Goulart|titolo=Comic Book Encyclopedia|anno=2004|editore=Harper Entertainment|città=New York|p=144|ISBN=ISBN 0-06-053816-3}}</ref>. Gli storici del fumetto considerano questo come il primo albo a fumetti<ref name=":3" />.
 
All'inizio del 1934, Dell pubblicò il numero unico della prima serie di ''Famous'' ''Funnies'', anch'esso stampato dalla Eastern Colour. A differenza del suo predecessore, era destinato fin dall'inizio a essere venduto. Una raccolta di fumetti di 68 pagine precedentemente pubblicata su ''Funnies on Parade'' e ''Famous Funnies: A Carnival of Comics'', questo periodico da 10 centesimi ebbe una tiratura di 35.000 copie vendute con successo.<ref>[https://www.comics.org/series/71664/ ''Famous Funnies: Series 1''] at the Grand Comics Database.</ref><ref>{{cite book|first=Robert, ed.|last=Overstreet|title=[[Overstreet Comic Book Price Guide]]|edition=41|year=2011|pages=283, 571}}</ref> Quando tuttavia la Dell rifiutò di continuarne la pubblicazione, Eastern Color pubblicò da solo ''Famous Funnies'' n. 1 (luglio 1934), ancora di 68 pagine e venduto per 10 ¢ e distribuito nelle edicole dalla [[American News Company]]; si rivelò un successo vendendo il 90% della tiratura di 200.000 copie; tuttavia, i suoi costi superarono i ricavi lasciando alla Eastern Color più di 4.000 $ di debito<ref name="goulart145" /> ma le cose cambiarono velocemente arrivando a generare un profitto di $ 30.000 per ogni numero a partire dal n. 12.<ref name="goulart145" /> La serie sarebbe proseguita per complessivi 218 numeri<ref>[https://www.comics.org/series/68/ ''Famous Funnies'' (Eastern Color, 1934 Series)] at the Grand Comics Database.</ref>, ispirando imitatori e in gran parte lanciando un nuovo [[mass medium]]<ref name="goulart145" />.