Plique-à-jour: differenze tra le versioni

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{{c|Dubbi sulla traduzione.|arte|agosto 2011}}
 
[[File:Mérode Cup.jpg|thumb|La [[Coppa di Mérode]], un pezzo medievale in ''plique-à-jour'' sopravvissuto, c. 1400 ([[Victoria and Albert Museum|V&A Museum]] n. 403-1872.]]
 
[[File:Louis Aucoc00.jpg|thumb|Smalto ''plique-à-jour'' con piccoli diamanti a taglio-rosetta nelle nervature, c. 1900.]]
 
'''Plique-à-jour''' (francese per "aperto alla luce") è una tecnica di [[decorazione]] a [[smalto]] che prevede l'applicazione dello smalto vitreo in celle, come nel ''[[cloisonné]]'', ma senza il fondo del supporto nel prodotto finale, per cui la luce può brillare attraverso lo smalto trasparente o traslucido.
In effetti è una versione in miniatura della [[vetrata]] ed è considerato tecnicamente molto impegnativo: il lungo tempo necessario (fino a 4 mesi per articolo) e l'alta percentuale di fallimenti richiedono forza psicologica per ricominciare.
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Una diversa tecnica si basa esclusivamente sulla [[tensione superficiale]], per piccole aree.<ref>[http://books.google.co.uk/books?id=SX29QC99mS8C&pg=PA8&dq=Byzantine+plique-%C3%A0-jour+enamel&hl=en&ei=KEjVTfDiI8vAtAaF1uSKDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CEEQ6AEwBA#v=onepage&q&f=false ''The Art of Fine Enameling''], Karen L. Cohen, p. 10</ref>
In Giappone la tecnica è conosciuta come '''shotai-jippo''' (shotai shippo) e si incontra dal [[XIX secolo]] in poi.<ref>[http://collections.vam.ac.uk/item/O119856/bowl/ Japanese bowl] in the V&A</ref>
 
==Storia==
 
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==Tecniche==
 
Ci sono quattro modi principali per creare un ''plique-a-jour'':