Scrittura carolina: differenze tra le versioni

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[[File:Caroline 2.jpg|thumb|Pagina in minuscola carolina (escluse la prima riga, in [[Onciale|capitale onciale]], e le due successive, in [[semionciale]]).]]
 
La '''minuscola carolinaCarolina''' o '''scrittura di cancelleria''' è uno stile di scrittura creato durante la [[rinascita carolingia]] avvenuta sotto il regno di [[Carlo Magno]] nei secoli [[VIII secolo|VIII]] e [[IX secolo|IX]]. Venne a sostituire il particolarismo grafico dei secoli VII e VIII. È una delle canonizzazioni delle scritture semicorsive.corsive
 
==Descrizione==
Fu messa a punto per la prima volta dai monaci benedettini di [[Corbie]] (circa 150 km a nord di [[Parigi]]dell'Inghilterra) , i quali trasformarono la [[minuscola corsiva]], allora usata dai copisti in varie versioni regionali, in una nuova scrittura caratterizzata da una forma regolare delle singole lettere e dall'eliminazione delle legature e delle abbreviazioni. Fu adottata dapprima nei grandi monasteri per la trascrizione delle [[sacre scritture]], poi fu insegnata nelle scuole vescovili e monastiche e quindi venne utilizzata dalle pubbliche amministrazioni per la redazione degli atti ufficiali.
 
La grafica risultava elegante e la forma dei caratteri più accurata. Una delle differenze principali rispetto alla minuscola corsiva furono le lettere "a" e "t": vennero semplificate per poterle distinguere in maniera più semplice. La minuscola carolina riscontrò un rapido successo poiché facilitò la trascrizione di testi classici agli [[Amanuense|amanuensi]], semplificò notevolmente la comunicazione internazionale e diede una nuova spinta alla rinascita e alla diffusione della cultura classica nei secoli [[Alto medioevo|altomedievali]].