Nell'ottobre 1983 viene acquistato quindi dall'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], con la quale ottiene una promozione nella massima serie disputando in tutto due stagioni.
Dopo 59 presenze e 7 reti con l'Atalanta, nel luglio del 1985 passa al [[US{{Calcio Palermo|Palermo]]N}}, salvo poi rinunciare a causa di un disturbo [[cuore|cardiaco]].<ref>{{cita|Tripisciano|p. 53}}</ref> Dopo aver sostenuto le visite mediche, infatti, parte per le vacanze dove riceve una telefonata che lo informa di dover sostenere accertamenti clinici. Così il 17 luglio torna a Palermo dove gli viene riscontrata un'[[Displasia ventricolare destra aritmogena#Aritmia ventricolare|aritmia ventricolare]], che non gli può permettere di giocare più a calcio. L'Atalanta decide allora di farlo controllare nuovamente, stavolta a Trento, dove viene sottoposto a una cura a base di [[betabloccanti]], che lo fanno guarire ottenendo, a novembre, l'idoneità a giocare. Tornato al Palermo, scopre che il suo contratto con la società rosanero è nullo in quanto il calciatore non era stato assicurato da nessuna società. Torna quindi a vestire la maglia dell'Atalanta,<ref>{{cita|Panini|p. 5}}</ref> collezionando altre 7 presenze.
Conclude la sua carriera di giocatore professionista nell'{{Calcio Arezzo|N}}, per proseguire la sua attività nelle categorie regionali.
