Antonello Cuccureddu: differenze tra le versioni

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|Didascalia = Cuccureddu alla Juventus nel 1975
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Allenatore]] <small>(ex [[Difensore (calcio)|difensore]], [[centrocampista]])</small>
|Squadra =
|TermineCarriera = 1985 - giocatore
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|Attività2 = ex calciatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , di ruolo [[Difensore (calcio)|difensore]] o [[centrocampista]]
}}
 
==Biografia==
Nato in una famiglia di umili origini, ha un fratello di qualche anno più giovane, Carmelo, anche lui cimentatosi come calciatore<ref name="Stampa" >{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0127_01_1969_0222_0018_4963897/|titolo=Cuccureddu giocherà nella squadra per cui tifa|pubblicazione=La Stampa|data=23 settembre 1969|p=18}}</ref> nello stesso periodo di Antonello seppur con minore successo, avendo questi circoscritto la propria carriera alle categorie inferiori.
 
Il 10 giugno 2017 viene indagato dalla procura di [[Sassari]] con l'accusa di turbativa d'asta.<ref>{{cita web|url=http://lanuovasardegna.gelocal.it/alghero/cronaca/2017/06/10/news/turbativa-d-asta-e-falso-ideologico-tre-persone-arrestate-ad-alghero-1.15470085|titolo=Alghero: arrestato il vicesindaco, nei guai anche Antonello Cuccureddu|data=10 giugno 2017}}</ref>
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==Caratteristiche tecniche==
===Giocatore===
Calciatore molto eclettico, venne impiegato come jolly di difesa e centrocampo, svariando da [[mezzala]] — suo ruolo originario — a [[Mediano (calcio)|mediano]], da [[terzino fluidificante]] a [[stopper]]. In questo senso, rimane singolare quanto accadde nella [[Serie A 1975-1976]] quando, in un'epoca ancora lontana dalla [[Equipaggiamento calcistico|numerazione fissa]], Cuccureddu terminò quel campionato vestendo ben sette diversi numeri di maglia, con altrettanti ruoli ricoperti: il n. 2 (contro Napoli, Roma, Bologna, Sampdoria e Perugia), il n. 3 (Verona, Como, Fiorentina, Cagliari e Cesena), il n. 4 (Fiorentina), il n. 7 (Como), il n. 8 (Verona), il n. 10 (Inter e Ascoli) e il n. 11 (Torino).<ref name="Moretti" >{{cita|Moretti, 2014|titolo=Antonello Cuccureddu}}</ref><ref name="Bedeschi" >{{cita web|url=http://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-antonello-cuccureddu-64915|titolo=Gli eroi in bianconero: Antonello CUCCUREDDU|autore=Stefano Bedeschi|data=4 ottobre 2013}}</ref>
[[File:Mondiali 1978 - Italia vs Argentina - Ardiles, Ortiz, Cuccureddu.jpg|thumb|left|Cuccureddu (a destra) in Nazionale ai Mondiali 1978, mentre interviene in acrobazia sull'argentino [[Oscar Ortiz|Ortiz]].]]
 
Nel corso della sua carriera, oltre a dinamismo e intelligenza tattica,<ref name="Treccani" >{{cita|Polverosi||Treccani_antonello-cuccureddu_(Enciclopedia-dello-Sport)}}</ref> rivelò ben presto delle spiccate attitudini offensive; a tal proposito, agli esordi in [[Serie A]] si guadagnò il paragone con [[Eusebio Castigliano]], storico mediano del [[Grande Torino]], tra i primi nel ruolo a specializzarsi anche nel cercare la battuta a rete.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,0129_01_1970_0019_0014_6309545/|titolo=Un Cuccureddu da maglia azzurra|pubblicazione=La Stampa|autore=Paolo Bertoldi|data=27 gennaio 1970|p=14}}</ref> Dotato di un destro teso, potente<ref name="Moretti" /> e preciso,<ref name="Bedeschi" /> Cuccureddu lo mise a frutto con conclusioni da fuori area,<ref name="Treccani" /> [[Calcio di punizione|calci piazzati]] e [[Calcio di rigore|rigori]]:<ref name="Bedeschi" /> con 26 segnature nella massima divisione italiana, tutte maturate durante la sua militanza nella Juventus — ne siglò 39 in totale —, emerse come uno dei difensori-centrocampisti più prolifici di sempre in Serie A.
 
===Allenatore===
Come [[allenatore]] predilige utilizzare [[Modulo (calcio)|moduli]] di provata affidabilità, basati su di una solida difesa a quattro elementi, vedi il classico [[4-4-2]]<ref name="Grosseto" >{{cita web|url=http://www.affaritaliani.it/sport/cuccureddu1405.html|titolo=Cuccureddu, bandiera della Juve, porta il Grosseto nella storia: promozione in B dopo 95 anni|data=14 maggio 2007}}</ref> o il derivato [[4-3-1-2]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/03/26/CS4PO_CS401.html|titolo=Pescara, nuovo corso con tante novità tattiche|pubblicazione=il Centro|autore=Luigi Di Marzio|data=26 marzo 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/11/26/CS3PO_CS301.html|titolo=Pescara, rivoluzione tattica|pubblicazione=il Centro|autore=Luigi Di Marzio|data=26 novembre 2009}}</ref>
 
==Carriera==
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[[File:Associazione Calcio Brescia 1969-1970.jpg|thumb|Cuccureddu (accosciato, primo da sinistra) al Brescia nel 1969]]
 
Iniziò a giocare a pallone in giovane età grazie al padre, presidente di una piccola formazione amatoriale della natìa [[Alghero]], la Rinascita; andò in seguito al Fertilia con cui, ancora minorenne, vinse il campionato sardo di [[Seconda Categoria]].<ref name="Stampa" /> La vera carriera calcistica iniziò per lui con la stagione 1967-1968, quando passò per due milioni di [[Lira italiana|lire]] alla {{Calcio Torres|N}} di Sassari, in [[Serie C]], dove venne impiegato come centrocampista puro. Nell'annata [[Serie B 1968-1969|1968-1969]], acquistato per trenta milioni, si trasferì al {{Calcio Brescia|N}} appena retrocesso in [[Serie B]]; nonostante la giovane età l'allenatore [[Arturo Silvestri|Silvestri]] gli concesse numerose presenze nel torneo cadetto, la maggior parte delle quali da titolare, facendo sì che Cuccureddu contribuisse attivamente all'immediato ritorno delle rondinelle in massima categoria.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,0018_01_1969_0155_0016_24804658/|titolo=Cuccureddu, uno «sconosciuto» che costa più di 350 milioni|pubblicazione=La Stampa|data=5 luglio 1969|p=16}}</ref>
[[File:Coppa dei Campioni 1972-73 - Juventus vs Derby County - Antonello Cuccureddu.jpg|thumb|left|Cuccureddu alla Juventus nel 1973, alle prese con un avversario del Derby County nella semifinale di andata della Coppa dei Campioni.]]
 
Iniziò la stagione seguente ancora nelle file della squadra biancazzurra, con cui esordì in [[Serie A]], finché nel settembre 1969 destò le attenzioni della {{Calcio Juventus|N}} in occasione di un incontro di [[Coppa Italia 1969-1970|Coppa Italia]] a Torino, in cui il diciannovenne ''Cuccu'' marcò con successo l'esperto [[Luis del Sol|del Sol]]:<ref name="Moretti" /> la prova offerta convinse i piemontesi, di lì a un paio di mesi, a prelevarlo dai lombardi per la somma di trecentocinquanta milioni,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0127_01_1969_0252_0021_4970937/|titolo=Il centrocampista Cuccureddu in comproprietà alla Juventus|pubblicazione=La Stampa|data=30 ottobre 1969|p=21}}</ref> con il giocatore che andò così a indossare la maglia per la quale aveva sempre tifato.<ref name="Stampa" /> Fece il suo debutto in bianconero il 16 novembre 1969, nella trasferta di {{Calcio Cagliari|N}}, trovando nell'occasione anche la sua prima rete in massima divisione, che valse l'1-1 finale:<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0128_02_1969_0265_0007_5559299/|titolo=Cuccureddu, gol provvidenziale|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Giovanni Arpino|data=17 novembre 1969|p=7}}</ref><ref>{{cita|Moretti, 2013|titolo=Cuccureddu profeta in patria}}</ref> «la Juventus era malmessa in classifica [...] ci trovammo sotto di un goal, la gente urlava "serie B, serie B".<ref name="Moretti" /><ref>{{cita|Moretti, 2013|titolo=La vendetta con le basette lunghe}}</ref> Nel finale mi giunse fra i piedi la palla buona ed infilai [[Enrico Albertosi|Albertosi]]. Quel goal rappresentò molto, fu una specie di trampolino [...]».<ref name="Bedeschi" />
 
La rete più importante della sua carriera la segnò il 20 maggio 1973, durante l'ultima giornata del campionato [[Serie A 1972-1973|1972-1973]]. Mentre il {{Calcio Milan|N}}, in vantaggio di un punto rispetto ai bianconeri, perdeva 5-3 a [[Verona]], la Juventus riusciva a recuperare lo svantaggio iniziale in casa della {{Calcio Roma|N}}, dapprima pareggiando con [[José Altafini|Altafini]] e poi vincendo 2-1 a tre minuti dalla fine, con un tiro da fuori area di Cuccureddu; questo successo consentì ai piemontesi di conquistare il loro quindicesimo [[scudetto (sport)|scudetto]].<ref name="Moretti" /><ref>{{cita|Moretti, 2013|titolo=La fatal Roma}}</ref><ref>{{cita|Moretti, 2013|titolo=Il jolly di Alghero dirime lo scudetto}}</ref><ref>{{cita|Tavella|titolo="Cuccu" al fotofinish}}</ref> Il campionato successivo, [[Serie A 1973-1974|1973-1974]], si rivelò tra i migliori sul piano personale, in particolar modo sotto l'aspetto realizzativo: chiuse infatti quel torneo a quota 12 gol, dopo esserne stato persino [[capocannoniere]] per lunghi tratti.<ref name="Treccani" />
[[File:Antonello Cuccureddu, Fiorentina.jpg|thumb|upright|Cuccureddu in allenamento alla Fiorentina nella stagione 1983-1984]]
 
Cuccureddu giocò per dodici stagioni con la divisa della Juventus, emergendo come uno degli elementi più importanti dei plurititolati bianconeri degli anni 1970, passati sotto la guida di [[Čestmír Vycpálek|Vycpálek]], [[Carlo Parola|Parola]] e [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]]: con la ''Vecchia Signora'' mise in bacheca sei titoli nazionali ([[Serie A 1971-1972|1971-1972]], 1972-1973, [[Serie A 1974-1975|1974-1975]], [[Serie A 1976-1977|1976-1977]], [[Serie A 1977-1978|1977-1978]] e [[Serie A 1980-1981|1980-1981]]), la [[Coppa Italia 1978-1979]] e, soprattutto, la [[Coppa UEFA 1976-1977]], il primo importante trofeo internazionale del club torinese. Nell'estate 1981, trentunenne, si accasò alla {{Calcio Fiorentina|N}} dove, nel campionato [[Serie A 1981-1982|1981-1982]], sfiorò un ennesimo scudetto dopo un lungo duello proprio contro la sua ex squadra.<ref name="Treccani" /> A Firenze chiuse con la Serie A nel 1984, a causa di vari infortuni alla schiena. Con l'annata [[Serie C2 1984-1985|1984-1985]] concluse poi definitivamente la carriera agonistica, in [[Serie C2]], nelle file del {{Calcio Novara|N}}.
 
====Nazionale====
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[[File:Italia-Turchia 1-0, Firenze, 23 settembre 1978 .jpg|thumb|left|Cuccureddu (in piedi, primo da sinistra) in azzurro nel 1978]]
 
L'ultimo incontro di Cuccureddu in Nazionale risale al dicembre 1978, contro la {{NazNB|CA|ESP}}; in generale, non riuscì mai a entrare stabilmente nel ''giro azzurro'', da cui venne definitivamente estromesso all'indomani del mondiale argentino: «Non discuto le scelte di Bearzot: certamente avrà avuto le sue ragioni. Però un discorsino mi avrebbe fatto piacere. In fondo il mio contributo l'avevo dato».<ref name="Bedeschi" />
 
===Allenatore===
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Nel [[Serie C1 1997-1998|1997-1998]] ottiene l'ottava posizione con l'{{Calcio Acireale|N}}, in [[Serie C1]]. Dopo una fugace esperienza alla guida della {{Calcio Ternana|N}} nel [[Serie B 1998-1999|1998-1999]], in [[Serie B]], dov'è sostituito da [[Luigi Delneri|Delneri]], nel [[Serie C1 1999-2000|1999-2000]] passa ad allenare il {{Calcio Crotone|N}}, sempre in C1, portando la squadra pitagorica, dopo un entusiasmante campionato, alla storica promozione in cadetteria con quattro giornate di anticipo. La separazione dai crotonesi avviene l'anno successivo, quando è esonerato dopo alcune giornate. Nel [[Serie C1 2004-2005|2004-2005]] guida l'{{Calcio Avellino|N}} in C1, ma a poche giornate dal termine viene sollevato dall'incarico, non potendo dunque partecipare attivamente alla promozione in cadetteria dei biancoverdi. Nella stagione 2005-2006 è sulla panchina della Sassari Torres che porta sino alle semifinali [[play-off]], dove gli isolani vengono eliminati dal {{Calcio Grosseto|N}}.
 
Nel novembre 2006 diviene il nuovo allenatore proprio dei grossetani, e in sei mesi riesce a portare la squadra maremmana dai bassifondi della classifica alla prima posizione; il 13 maggio 2007 il Grosseto vince 1-0 a Padova e viene promosso, per la prima volta nella sua storia, in Serie B.<ref name="Grosseto" /> Cuccureddu in [[Maremma]] ha ottenuto una delle migliori medie-punti di sempre tra gli allenatori biancorossi: 53 punti in venticinque match, pari a 2,12 punti a partita.
[[File:Antonello Cuccureddu 2009.jpg|thumb|upright|left|Cuccureddu al Pescara nel 2009-2010]]
 
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==Bibliografia==
* {{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=J14dAgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|autore=Claudio Moretti|titolo=1001 storie e curiosità sulla grande Juventus che dovresti conoscere|editore=Newton Compton|anno=2013|città=Roma|ISBN=978-88-541-6172-6|cid=Moretti, 2013}}
* {{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=cFfiBAAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|autore=Claudio Moretti|titolo=I campioni che hanno fatto grande la Juventus|editore=Newton Compton|anno=2014|città=Roma|cid=Moretti, 2014}}
* {{Treccani|antonello-cuccureddu_(Enciclopedia-dello-Sport)|CUCCUREDDU, Antonello|autore=Alberto Polverosi|anno=2002}}
* {{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=DJPDjQK8atsC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|autore=Renato Tavella|titolo=101 gol che hanno fatto grande la Juventus|editore=Newton Compton|anno=2010|città=Roma|ISBN=978-88-541-2127-0|cid=Tavella}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenticollegamenti esterni}}
* {{FIGC|360}}
 
{{Nazionale italiana mondiali 1978}}