Onde sismiche: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 79.61.148.176 (discussione), riportata alla versione precedente di Parma1983
Etichetta: Rollback
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazio dopo il punto fermo e modifiche minori
Riga 49:
 
Image:Ondes compression 2d 20 petit.gif|Onde P sferiche
 
</gallery>
 
Line 72 ⟶ 71:
 
Image:Ondes cisaillement 2d 20 petit.gif|Onde S sferiche
 
</gallery>
 
Line 78 ⟶ 76:
Le '''onde superficiali''' (o '''onde di superficie''') vengono a crearsi a causa dell'intersezione delle onde di corpo con una superficie di discontinuità fisica, la più studiata delle quali è la superficie libera della [[terra]], cioè la superficie di separazione tra la [[crosta terrestre]] e l'[[atmosfera]] terrestre. Queste onde si propagano guidate lungo la superficie e la loro energia [[decadimento esponenziale|decade esponenzialmente]] con la profondità (è questo il motivo per cui si dicono superficiali). Queste onde vengono indotte facilmente nelle situazioni in cui la [[sorgente sismica]] è poco profonda. È da sottolineare che in caso di terremoto, nell'ipocentro sismico vengono generate direttamente solo Onde P e Onde S, in quanto queste sono le ''onde di corpo'' che si propagano all'interno della Terra, attraverso i suoi strati, ma non vengono generate direttamente le onde superficiali.
 
La velocità delle onde di superficie è inferiore alla velocità delle onde di corpo, per cui (specialmente se l'evento è distante) il loro arrivo è successivo all'arrivo delle Onde P ed S. D'altro canto, l'[[ampiezza]] e quindi l'energia associata, di queste onde è notevolmente maggiore di quella delle onde di corpo. Questo fatto si spiega analizzando i fronti d'onda delle onde di volume e delle onde superficiali. Consideriamo un'onda di volume che si sprigiona a causa di un evento sismico; questa avrà una certa quantità di energia che tende a conservarsi nel tempo tuttavia, man mano che ci si allontana l'energia verrà distribuita per una superficie sferica sempre più ampia, data dall'aumento della distanza dall'ipocentro. Le onde P ed S sono onde di volume per cui seguono lo schema descritto in precedenza; la superficie sferica è data da <math>4 \pi x^{2} </math>, dove x è il raggio della sfera e quindi la distanza del treno d'onda considerato dall'ipocentro. L'ampiezza delle onde di corpo alla distanza X è proporzionale a <math>X^{-2}</math> e quindi decade molto velocemente. Le onde superficiali invece hanno treni d'onda cilindrici questi all'aumentare della distanza dall'ipocentro aumentano la loro area secondo la relazione <math>2 \pi x z </math>. Si nota che l'area del cilindro è vincolata a una profondità z costante e all'aumentare del raggio la superficie è minore rispetto a quella di una sfera. L'ampiezza dell'onda di superficie alla distanza X deve essere proporzionale a <math>1/X</math> per cui si dissipa molto meno di un'onda di volume.
 
Esistono due tipi di onde di superficie, chiamate coi nomi dei due fisici che per primi le studiarono: