Nadar: differenze tra le versioni
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Nadar fondò il proprio ''atelier'' al nº 35 di Boulevard des Capucines, per poi passare nel 1872 al nº 51 di Rue d’Anjou St. Honoré, locazione meno prestigiosa ma certamente più economica. L'altro studio, anche se veniva gestito dalla moglie Ernestine Costance Lefèvre (che sposò nel 1854) e dal figlio Paul, veniva comunque utilizzato dal Nadar per manifestazioni culturali e artistiche di rilievo. Basti per tutti l'esempio della prima mostra collettiva dei pittori impressionisti, la quale venne organizzata il 15 aprile 1874 da alcuni artisti destinati a divenire celeberrimi, come [[Claude Monet]], [[Edgar Degas]], [[Pierre-Auguste Renoir]] e altri; ebbene, quest'esposizione venne ospitata proprio nei locali dello studio di Boulevard des Capucines, che Nadar mise gratuitamente a disposizione del gruppo di giovani artisti, come attestato di stima verso quel modo di dipingere così innovativo.<ref>{{cita|Cricco, Di Teodoro|p. 1570|CT}}</ref>
Nei suoi ultimi anni di vita Nadar, trasferitosi in campagna insieme alla moglie, abbandonò la fotografia e si cimentò nella letteratura, scrivendo un volume denominato ''Quand j’étais photographe''. Morto il 21 marzo 1910 a Parigi, stroncato da una grave forma di broncopolmonite, Nadar venne infine sepolto nel [[
== Stile ==
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