Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti: differenze tra le versioni

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La '''Convenzione di Stoccolma''', stabilita in occasione di un convegno tenutosi a Stoccolma dal 22 al 23 maggio 2001, si pone come obiettivo l'eliminazione e la diminuzione dell'uso di alcune sostanze nocive per la [[salute]] umana e per l'ambiente definite [[Inquinanti Organici Persistenti]] (POP). I POP sono composti chimici con proprietà tossiche che si propagano nell'aria, nell'acqua o nel terreno e, a causa della loro scarsa degradabilità, risiedono nell'ambiente per lungo tempo.
 
Il documento riguarda 12 inquinanti principali: [[aldrin]], [[clordano]], [[dicloro difenil tricloroetano]] (DDT), [[dieldrin]], [[endrin]], [[eptacloro]], [[mirex]], [[toxafene]], [[esaclorofene]] e tre intere classi di composti:
*[[policlorobifenili]] (PCB),
*[[policlorodibenzodiossine]] ([[PCDD]] o più comunemente detta [[Diossina]])
*[[policlorodibenzofurani]] ([[PCDF]]).
 
Nel caso del [[dicloro difenil tricloroetano]] (DDT) la sua produzione non è stata vietata, ma è limitata a modeste quantità e con l'unico scopo di debellare la [[malaria]] nelle zone in cui questa malattia assume carattere endemico.
 
Sono in seguito state incluse quattro sostanze già in discussione dal 1998: [[pentabromodifenolo]], [[clordecone]], [[esabromodifenile]] e [[esaclorocicloesano]]. La convenzione è entrata in vigore il 17 maggio 2004 ed hanno già aderito 150 paesi tra cui gli stati membri dell'[[Unione Europea]].