Celesiria: differenze tra le versioni

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[[File:Asia minor-Shepherd 1923 Syria.jpg|350px|thumb|[[Siria (regione storica)|Siria]] e Celesiria ("Coele-Syria") in una ''Carta dell'antica Asia minore'' (''Karte Kleinasiens in der Antike'') di [[William Robert Shepherd]], 1923]]
La '''Celesiria''' ([[lingua greca|gr.]] ἡ κοίλη Συρία '''''Koile Syria''''' "la Siria concava", [[lingua latina|lat.]] '''''Syria Coele''''') era il nome dato dai Greci, e adottato poi dai [[Roma|Romani]] quando ne fecero una loro provincia, a quella regione compresa tra le catene del [[Monte Libano]] e dell'[[Anti-Libano]], in quella che è la pianura della [[Beqaa|Beqā‘]] dell'attuale Stato [[Libano|libanese]] (anche se sono stati correnti anche usi più estensivi).
 
Il generale di [[Alessandro Magno]], [[Tolomeo I]] ''Sotere'' occupò per primo la Celesiria nel [[318 a.C.]] Quando Tolomeo radunò la coalizione contro [[Antigono Monoftalmo]] nel [[313 a.C.]], egli abbandonò tuttavia rapidamente la Celesiria.
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Fu solo dopo che Antigono fu infine sconfitto nella [[Battaglia di Ipso]] nel [[301 a.C.]] che gli poté ritornarvi. La Celesiria fu allora affidata a [[Seleuco I Nicator|Seleuco]].
 
L'area fu già arabizzata nel I secolo a.C. dai [[Nabatei]], ma divenne ancor più importante prima dell'apparire dell'[[Islam]], perché in essa s'installò la [[dinastia]] [[Arabi|araba]] dei [[Cristianesimo|cristiani]] [[Ghassanidi]], alleata di [[Costantinopoli]], tanto che il suo sovrano era annoverato come ''[[filarca]]'' ('comandante amico') nel cerimoniale di corte [[Bisanzio|bizantino]] e autorizzato a sfilare subito dopo l'[[Imperatore]]imperatore nel corso delle numerose cerimonie ufficiali che si svolgevano nella "Seconda Roma" sul [[Bosforo]]: onore ribadito nei banchetti, allorché il ''[[basileus]]'' ospitava accanto a sé il re ghassanide.
 
== Governatori romani di Celesiria ==