Monaci basiliani: differenze tra le versioni

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Possono essere sia di [[Rito bizantino|rito greco]] che [[Rito latino|latino]], anche se spesso vengono erroneamente indicati come basiliani tutti i monaci di [[Rito liturgico|rito]] greco.
Dal [[XVI secolo|sec. XVI]] fino ad epoca recente infatti si è creduto in occidente che tutti i monaci cosiddetti "greci", cioè di disciplina bizantina, senza differenza di paese e di lingua, fossero «''basiliani''», costituiti in grande ordine, anzi, che quest'ordine fosse l'unico riconosciuto dalla Chiesa impropriamente detta "greca". I monaci orientali, per loro natura, sono monaci di un determinato monastero e non membri di corporazioni più vaste.<ref>''[[Enciclopedia Italiana]]'', 22</ref>
 
==San Basilio e la sua regola==
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== Le celle ==
Le celle erano piccole grotte scavate nella roccia più friabile nelle quali si entrava dall'alto attraverso una cavità; all'interno c'era il "giacitoio", dove riposavano i monaci, e la cripta con parete affrescata destinata alla celebrazione della [[messa]], oppure delle [[cappella|cappelle]] con [[nicchia|nicchie]] che ricordano le [[abside|absidi]], né mancano esempi di [[basilica|basiliche]] anche a cinque [[navata|navate]] come quella scoperta vicino a [[Bari]] e nel [[matera]]no.<ref name = Muse /> Nella maggior parte dei casi, la decorazione è mancante di una ripartizione logica e nemmeno è presente una narrazione dei cicli [[evangelo|evangelici]] come nei monasteri rupestri in [[Cappadocia]], bensì è distribuita in scene staccate senza continuità. Uno dei temi ricorrenti è, invece, quello della [[Deisis]], nella cui rappresentazione si vede [[Gesù]] benedicente tra la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] e [[san Giovanni Battista]]. La cronologia delle decorazioni va dal [[X secolo|X]] al [[XV secolo]] ed il loro stile, nei primi tempi, è aderente più con le pitture delle grotte dell'[[Asia minore]], di tradizione paloecristiana monastica, piuttosto che con l'[[arte bizantina]]. Le influenze bizantino-provinciali, assieme a quelle [[arte romanica|romaniche]] sono presenti nelle decorazioni realizzate nel [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo]], come quelle della grotta di [[Chiesa di Santa Maria di Idris|Santa Maria di Idris]] a [[Matera]] e in quella di San Nicola a [[Faggiano]] in [[Puglia]].
 
I paesi intorno a [[Leuca]], facenti parte dell'impero bizantino, furono i primi ad ospitare i monaci basiliani perché erano i primi ad essere avvistati dalle navi che li portavano verso la penisola; della loro presenza sono rimasti i segni, anche se sono passati dieci secoli.
Terminata la persecuzione iconoclasta nell'[[843]], i monaci abbandonarono a mano a mano i loro rifugi e innalzarono, nei paesi più importanti, chiese e monasteri che divennero ben presto importanti centri culturali e sociali: infatti si occupavano dell'istruzione dei fanciulli e degli adulti, insegnavano le tecniche della pesca e dell'agricoltura, dissodavano la terra, rendevano fertili le paludi e le affidavano alla gente del posto per coltivarle.