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===Il Lambro a Milano===
Uscito da Monza nuovamente con corso riunito, il fiume attraversa [[Brugherio]], [[Sesto San Giovanni]] e [[Cologno Monzese]] ([[Parco Media Valle del Lambro]]), per poi scorrere sotto il ponte-canale del [[Naviglio della Martesana]] ricevendone le eventuali acque in eccesso ed entra a Milano di cui percorre, da nord a sud, tutta la periferia orientale. È il maggiore dei tre fiumi milanesi ed è l'unico a scorrere, per la maggior parte del tratto cittadino, a cielo aperto. Attraversa [[Cascina Gobba]]<ref>{{cita web|url=http://www.lagobba.it/|titolo=Cascina Gobba|accesso=26 marzo 2018}}</ref>, [[Cimiano]], [[parco Lambro]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/searchresultdetail?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/ho+bisogno+di/ho+bisogno+di/areeverdi_parchiegiardini_parco+lambro|titolo=COMUNE DI MILANO - Parco Lambro|accesso=26 marzo 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111015061439/http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/searchresultdetail?WCM_GLOBAL_CONTEXT=%2Fwps%2Fwcm%2Fconnect%2FContentLibrary%2Fho+bisogno+di%2Fho+bisogno+di%2Fareeverdi_parchiegiardini_parco+lambro|dataarchivio=15 ottobre 2011}}</ref>, [[Lambrate]], [[Ortica (Milano)|Ortica]]-[[parco Forlanini]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/In%20Comune/In%20Comune/Strategia%20di%20Sviluppo/Progetti%20per%20il%20Verde/ParcoForlanini-AreeVerdi-StrategiaDiSviluppo|titolo=COMUNE DI MILANO - Parco Forlanini|accesso=26 marzo 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110813031858/http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=%2Fwps%2Fwcm%2Fconnect%2FContentLibrary%2FIn%20Comune%2FIn%20Comune%2FStrategia%20di%20Sviluppo%2FProgetti%20per%20il%20Verde%2FParcoForlanini-AreeVerdi-StrategiaDiSviluppo|dataarchivio=13 agosto 2011}}</ref>, [[Ponte Lambro (Milano)|Ponte Lambro]] e [[Monluè]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/Ho%20bisogno%20di/Ho%20bisogno%20di/AreeVerdi_ParchieGiardini_Parco%20Monlue&categId=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Category/IT_CAT_Bisogni_01_01/d2aaad80446e0187b8f1bbd36d110d8a/PUBLISHED&categ=IT_CAT_Bisogni_01_01&type=content
Riceve la roggia Lirone, emissario dell'[[Idroscalo di Milano|Idroscalo]] e alcune altre minori provenienti dall'est-Milano. Cimiano, Ortica e Lambrate<ref>Era uno dei borghi in cui furono confinati i Milanesi, più precisamente quelli di [[Porta Orientale (medievale)|Porta Orientale]], dopo la [[Assedio di Milano (1162)|sconfitta col Barbarossa]].</ref> furono accorpate al capoluogo nel [[1923]]. Dal 2010 il comune di Milano sta compiendo lavori per la continuità dei tre parchi cittadini lungo il percorso del fiume e l'intera area rientra in quella, più estesa, del [[Parco Agricolo Sud Milano|Parco sud]]. A Lambrate era presente lo stabilimento meccanico della [[Innocenti]], che nel dopoguerra lanciò uno [[scooter (veicolo)|scooter]] che ebbe grande successo commerciale in tutto il mondo con il marchio [[Innocenti Lambretta|Lambretta]], nome ispirato al fiume.
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Il fiume Lambro conta 27 affluenti, per lo più naturali ma di scarsa rilevanza quelli nella parte settentrionale del corso fino a Monza, più copiosi ma artificiali quelli da Milano alla foce nel Po, anche se scavati, come la [[Vettabbia]], addirittura in epoca romana. Una modesta quantità d'acqua (1,2 m³/s) proviene direttamente dal depuratore Milano-est.
Anche più a monte, a [[Merone]]<ref>{{cita web|url=
Elenco degli affluenti:
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Esso è stato comunque utilizzato anche nei giardini e nei rivestimenti per le facciate di ville signorili<ref>Breislak S., 1822, ''Descrizione geologica della provincia di Milano'', ed. provincia di Milano.</ref>. Lungo il corso del Lambro, nella Brianza collinare, furono sfruttate numerose cave di questo materiale ed anche i
su alcuni affluenti del Lambro sempre in Brianza (come nella valle del Pegorino). Per i Mulini si usavano le “puddinghe”, pietre conglomerate sedimentate come il "ceppo"<ref>{{cita web|url=http://pmvl.it/index.php?pag=sezioni&id_sezione=60&id_supersezione=40|titolo=Mulino di Occhiate|accesso=26 marzo 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401204951/http://pmvl.it/index.php?pag=sezioni&id_sezione=60&id_supersezione=40|
== Storia ==
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[[File:Ponte dei Leoni 1.jpg|thumb|left|Il Lambro e il Ponte dei Leoni a [[Monza]]]]
Fu [[Carlo Amoretti]] a descrivere per primo il curioso comportamento intercalante della sorgente del Lambro nel suo ''Viaggio da Milano ai Tre Laghi'' del [[1791]], descrivendo il fenomeno e la zona carsica circostante<ref>{{cita web|url=
Le acque ostacolate nel loro naturale deflusso raggiungevano il [[lago di Pusiano]] in mille rivoli, spesso impaludandosi, e nel [[1799]] il fiume perse definitivamente l'alveo originario. Fu soltanto nel [[1817]], durante il dominio austriaco, che ne venne scavato uno artificiale, il Lambrone, sufficientemente largo e rettilineo per recapitare il fiume sino alla sua nuova foce nel lago nei pressi di [[Pusiano]]. Col suo apporto, il Lambro avrebbe tra l'altro dovuto innescarne il deflusso mantenendone il livello più alto. Nel corso naturale, il fiume passava tra questo lago a est e [[Lago di Alserio|quello di Alserio]] a ovest, ricevendone entrambi gli emissari dove oggi è situato [[Merone|Pontenuovo di Merone]]: in periodi di secca le acque rigurgitavano nel primo senza defluire a valle e con le piene spesso i due laghi si congiungevano ridando vita al lago Eupilio descritto da [[Plinio il Vecchio]].
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[[File:Lambro san colombano.JPG|thumb|Il Lambro presso [[San Colombano al Lambro|San Colombano]]]]
Grazie agli interventi intercorsi, con l'apertura delle prime sezioni dei depuratori di Merone e di Monza san Rocco, i dati relativi al Lambro sono progressivamente migliorati nel tratto fino a Monza. Più a valle, un deciso cambiamento si ebbe a partire dal [[2005]], con l'entrata in esercizio del sistema integrato di Milano. Il solo depuratore di Peschiera Borromeo consentì di abbattere l'inquinamento da azoto ammoniacale del 78% e della metà il carico organico; con l'entrata in funzione di quelli di Nosedo e di San Rocco<ref>Si tratta solo di un'omonimia con l'impianto monzese.</ref>, la situazione si è stabilizzata e le acque del Lambro, in ogni stazione di monitoraggi rientrano oggi nei parametri "scarse" o "sufficienti" invece di quelli precedenti che le classificavano "pessime"<ref>{{cita web|url=
Il Lambro, complessivamente, ha reagito meglio del Seveso e dell'Olona ai massicci interventi di recupero cui è stato sottoposto, ma non nel modo auspicato, che avrebbe dovuto portare la soglia delle acque a "buone". Da una parte ha giocato a suo favore la naturalità delle sue sponde, che scorrono ancora libere per lunghi tratti, al contrario di quelle degli altri due fiumi praticamente inalveati tra barriere di cemento. Dall'altro ha pesato l'impermeabilizzazione dei fondali sui quali per molti anni si sono depositati inquinanti chimici pesanti che impediscono il naturale scambio biologico con l'acqua. La corrente non è sufficiente a rimuovere i residui e la situazione, se non interviene un'azione diretta di bonifica, è destinata a durare per anni.
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==== Il [[parco regionale della Valle del Lambro]] e i percorsi naturalistici ====
Il Parco della Valle del Lambro è stato istituito con Legge Regionale numero 82 del 16 settembre 1983<ref>{{cita web|url=
La fascia protetta, che si allarga ad oriente sino a ricomprendere i bacini affluenti, è lunga 25 chilometri. I comuni ricompresi sono 35 e la superficie misura 8.107 ettari di cui la metà a parco naturale. Da visitare, a [[Inverigo]] l'[[Gola (geografia)|orrido]] all'interno di una fitta area boscata e il complesso architettonico della [[Inverigo|Rotonda, Villa Crivelli e santa Maria della Noce]]. Diverse le piste ciclabili, sia lungo le sponde del fiume, sia all'interno<ref>{{cita web|url=http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/2622-valle-del-lambro|titolo=Valle del Lambro in Mountain Bike / Bicicletta - Mappa Percorso Ciclabile|accesso=26 marzo 2018}}</ref>
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Nel [[1992]] i comuni di [[Sesto San Giovanni]], [[Brugherio]] e [[Cologno Monzese]], territori dell'antica Corte di Monza, hanno individuato nella breve porzione del percorso del Lambro che li accomuna, un'area per la realizzazione di un parco sovraccomunale: è una porzione di territorio fortemente compromessa dal punto di vista ambientale<ref>{{cita web|url=http://www.comune.colognomonzese.mi.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=19848|titolo=Parco Media Valle del Lambro|accesso=26 marzo 2018}}</ref> e marginale rispetto alle planimetrie comunali; a Sesto, in particolare, ricomprende parte della dismessa area delle [[Falck (azienda)|acciaierie Falck]], quella delle "collinette"<ref>{{cita web|url=http://www.sestosg.net/sportelli/sestounesco/amicicandidatura/scheda/,1795|titolo=Parco della Media Valle del Lambro - Comune di Sesto San Giovanni|accesso=26 marzo 2018}}</ref>, i mucchi dei depositi delle scorie d'alto forno. Il parco sarà formalmente istituito nel [[2002]]<ref>{{cita web|url=http://www.pmvl.it/index.php?pag=sezioni&id_sezione=41&id_supersezione=41|titolo=Parco della media valle del Lambro|accesso=26 marzo 2018}}</ref>
Il 22 ottobre [[2010]], il comune di Monza avanza la richiesta di adesione al parco, che diventa così la cerniera tra l'intera fascia del Lambro superiore<ref>{{cita web|url=http://www.mi-lorenteggio.com/news/9525|titolo=Il Parco Media Valle Lambro si candida a diventare la “cerniera verde” tra Milano e la Brianza|accesso=26 marzo 2018}}</ref> e il sistema dei parchi milanesi fino all'[[Idroscalo]]<ref>{{cita web|url=
Il comune di Sesto San Giovanni, nel [[2006]] ha avanzato all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] la candidatura della città quale [[patrimonio dell'umanità]] per la ricchezza del suo patrimonio [[archeologia industriale|archeologico industriale]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-09-23/lombardia-appoggia-candidatura-sesto-223533.shtml|titolo=Sesto San Giovanni (ex Stalingrado d'Italia) è pronta a diventare patrimonio dell'Unesco - Il Sole 24 ORE|accesso=26 marzo 2018}}</ref> individuando 37 siti a sostegno della richiesta, partendo proprio dall'area delle "collinette". Quello che doveva essere il più piccolo dei parchi del Lambro, con una superficie di 300 ettari, assume una dimensione e un ruolo nuovi, arricchendosi di uno dei più vasti giacimenti esistenti di archeologia industriale.
A San Colombano, con una particolare attenzione ai percorsi cicloturistici, è stato istituito il Parco della Collina di San Colombano, nella fascia di territorio tra il rilievo e il Po<ref>{{cita web|url=
==== Oasi del Bosco di Montorfano ====
L'Oasi del Bosco di Montorfano è un'[[oasi WWF]] di 4 ettari che si sviluppa lungo l'alveo del fiume nel territorio del comune di Melegnano nel quartiere [[Melegnano|Montorfano]]<ref>{{cita web|url=
==Note==
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