Giovanni Galeone: differenze tra le versioni

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Nella stagione 1979-1980 allenò la [[Sangiovannese]] in [[Serie C2]], dove venne esonerato, e subentrò, a stagione in corso, al {{Calcio Grosseto|N}}. Dal 1981 al 1983 si occupò delle formazioni giovanili dell'[[Udinese Calcio|Udinese]]. Dal 1983 al 1985 guidò, per due campionati di [[Serie C1]], la {{Calcio SPAL|N}}.
 
Nella stagione 1986-1987 approdò al {{Calcio Pescara|N}} e, con una squadra costruita per il campionato di Serie C1, e ripescata in Serie B, ottenne il primo posto in classifica, conquistando la promozione in [[Serie A]] grazie alla vittoria all'ultima giornata contro il Parma. La squadra abruzzese ottenne, con la sua guida nella stagione successiva, la permanenza nella massima serie, registrando vittorie clamorose contro l'Inter di [[Giovanni Trapattoni]] per 2-0 a San Siro e contro la Juventus per 2-0 allo Stadio Adriatico. Nella stagione 1988-1989 la squadra subì la retrocessione all'ultima giornata in Serie B; l'allenatore, dopo una breve parentesi a Como, ritornò alla guida degli abruzzesi nella stagione 1990-1991, ottenendo in due anni una salvezza in Serie B e una promozione in Serie A. Tornato nella massima serie nella stagione 1992-1993, Galeone venne esonerato dopo 24 gare: si segnalano, tuttavia, alla prima giornata la vittoria sul campo della Roma per 1-0 e, alla seconda giornata, il 4-5 con il quale il Pescara perse all'Adriatico contro il [[{{Calcio Milan]]|N}} dopo essere stato in vantaggio per 4-2.
 
Subito dopo l'esonero, nell'aprile del 1993 il tecnico fu coinvolto in un'inchiesta giudiziaria partita da una sua telefonata con Miriam Label, la "maga" genovese, dalla quale nacque il caso relativo alle scommesse sull'ultima partita del campionato di Serie B 1991-1992 tra Taranto e Pescara, terminata 2-1, con il Pescara già promosso in serie A ed il Taranto bisognoso di vincere per raggiungere la salvezza.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/14/galeone-la-maga-la-combine.html|titolo=Galeone, la maga e la combine|pubblicazione=La Repubblica|data=14 aprile 1993|accesso=7 ottobre 2014}}</ref> Nel colloquio telefonico, quando la "maga" informava Galeone di avere appreso che c'era stato un intervento per alterare il risultato della gara Taranto-Pescara, il tecnico replicava che alcuni giocatori gli riferirono come, prima della gara, una persona chiamata "il serpente" (soprannome dietro cui, secondo l'accusa, si nascondeva l'allora direttore generale [[Pierpaolo Marino]]<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/22/al-telefono-solo-verita.html|titolo="Al telefono solo verità"|pubblicazione=La Repubblica|data=22 aprile 1993|accesso=7 ottobre 2014}}</ref>), li aveva invitati a non impegnarsi. La vicenda si concluse nel luglio del 1993 con la squalifica di Galeone per 8 mesi per omessa denuncia e di Marino per 3 anni, oltre a penalizzazioni in classifica per Pescara e Taranto.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/10/un-giorno-caldissimo-per-giudici-federali.html|titolo=Un giorno caldissimo per i giudici federali|pubblicazione=La Repubblica|data=10 luglio 1993|accesso=7 ottobre 2014}}</ref>