Nole: differenze tra le versioni

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Il XIX secolo fu relativamente tranquillo. Verso la metà del secolo cominciarono ad insediarsi anche a Nole le prime industrie, tra cui: la Fabbrica Paradiso (conceria), la Fornace Perotti, lo Stabilimento Bender & Martiny (lavorazione dell'amianto e della gomma elastica).
 
L'industrializzazione si intensificò nei primi decenni del [[Novecento|'900]] con la ditta Bertoldo per lo stampaggio e la lavorazione dei metalli, la Filatura Craviolo, la Fabbrica Nazionale Pizzi e la celebre [[tessitura Magnoni & Tedeschi]]. Risale a questi anni la fondazione della "Società degli operai di Nole" trasformata poi in "Società Operaia di Mutuo Soccorso", esistente tutt'oggi.
La crescente richiesta di mano d'opera favorì l'immigrazione dalle vicine vallate alpine e quindi dal Nord Italia, determinando il graduale incremento della popolazione residente, passata dai 2.872 abitanti di inizio secolo ai 3.505 del secondo dopoguerra.