Piero Ciampi: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
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Viene considerato come uno dei più grandi cantautori italiani.
 
== Biografia ==
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Nel [[1959]] tornò a Livorno dove passava le giornate ubriacandosi e progettando il futuro. Reverberi, che nel frattempo era entrato nell'ambiente musicale, lo raggiunse e lo convinse a trasferirsi a [[Milano]] dove lavorava, insieme con [[Franco Crepax]], alla [[Dischi Ricordi|Ricordi]]. Nel [[1961]] Ciampi pubblica, per la [[Bluebell]] di [[Antonio Casetta]], il suo primo disco (Conphiteor/La grotta dell'amore). Il nome che compare in copertina è quello di Piero Litaliano (riprendendo quindi, senza l'apostrofo e senza l'accento, il suo nomignolo parigino).
 
Crepax passa alla [[Compagnia Generale del Disco|CGD]] e Ciampi lo segue. Per questa etichetta inciderà altri singoli e, nel [[1963]] il suo primo album: ''[[Piero Litaliano]]'' (ristampato in cd nel [[1990]] con lo stesso titolo ma con il vero nome del cantante). L'album però non ha successo né di pubblico né di critica (se si eccettua il giudizio di [[Natalia Aspesi]] che scrisse «nei suoi versi ci si trova qualcosa di abbastanza poetico per riuscire incomprensibile all'amatore abituale di canzonette»). In questo periodo conosce e diventa amico stretto di [[Luigi Tenco]] .
 
Non fu un periodo felice per il cantautore. Tornò dapprima a Livorno e poi fu a [[Roma]] con [[Gaetano Pulvirenti]] (uno dei fondatori della [[Karim]]) che gli affidò la direzione artistica di una piccola etichetta discografica, la [[Ariel (casa discografica)|Ariel]] (nata alla fine degli anni '50). In questo periodo Ciampi si dedica a composizioni più orecchiabili e firma canzoni per altri interpreti; tra queste ''Lungo treno del sud'' nel [[1962]] per [[Tony Del Monaco]], ''Nessuno mai mi ha mandato dei fior'' nello stesso anno per [[Katyna Ranieri]], ''Nato in settembre'' e ''Ballata per un amore perduto'' nel [[1963]] entrambe per [[Georgia Moll]], ''Autunno a Milano'' nel [[1964]] per la celebre [[Carla Mignone|Milly]] e soprattutto ''Ho bisogno di vederti'' che, cantata da [[Gigliola Cinquetti]], raggiunse la finale del [[Festival di Sanremo 1965]]. Questa canzone fu poi ripresa, nello stesso anno, anche da [[Connie Francis]], [[Wilma Goich]] e [[Memo Remigi]]; la incise poi anche lui, ma senza successo, così come non ebbe successo la Ariel, che chiuse poco dopo.