Agente provocatore: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Aggiungo template {{Thesaurus BNCF}} |
POV |
||
Riga 2:
[[File:Azef ef.jpg|thumb|[[Evno Azef]], agente provocatore dello [[Impero zarista|zarismo]].]]
Un '''agente provocatore''',
Le attività degli agenti provocatori sollevano questioni etiche e legali.▼
Quando un agente compie esso stesso l'azione illegale o criticabile, fingendosi membro del gruppo che vuole screditare, si parla invece di tattica di ''false flag'' (cosiddetta ''[[operatività sotto falsa bandiera]]'').▼
== Uso comune ==▼
▲Più in generale, l'espressione si può riferire ad una persona o a un gruppo il cui scopo è screditare un'altra persona o gruppo. Quando un agente compie esso stesso l'azione illegale o criticabile, fingendosi membro del gruppo che vuole screditare, si parla invece di tattica di ''false flag'' (cosiddetta ''[[operatività sotto falsa bandiera]]'').
Un agente provocatore può essere un agente di [[polizia]] o un [[agente segreto]] che incoraggia persone sospette a compiere un crimine in condizioni in cui è possibile documentare questo crimine; più in generale, l'agente può suggerire il crimine, sperando che il suggerimento sia seguito.▼
▲==Uso comune ==
▲Un agente provocatore può essere un agente di polizia o un agente segreto che incoraggia persone sospette a compiere un crimine in condizioni in cui è possibile documentare questo crimine; più in generale, l'agente può suggerire il crimine, sperando che il suggerimento sia seguito.
Un'organizzazione politica o governativa può usare agenti provocatori contro opponenti politici. L'agente spinge a compiere atti controproducenti o inefficaci, per provocare reazioni negative nell'opinione pubblica; oppure fornire un pretesto per una repressione violenta.
== Precedenti storici ==
▲Le attività degli agenti provocatori sollevano questioni etiche e legali.
=== Italia ===
[[Francesco Cossiga]], ex ministro degli interni e presidente della repubblica, consigliò nel 2008 il ministro in carica su come trattare la protesta di studenti e insegnanti, descrivendo di fatto una strategia da agente provocatore.<ref name="Kossiga">[http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406 Francesco Cossiga intervistato da Andrea Cangini, [[Quotidiano Nazionale]], 23/10/2008 citazione]: <blockquote>"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito. Gli universitari invece lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì."</blockquote></ref>
|