Jean-Paul Sartre: differenze tra le versioni

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{{C|Sartre vanta una sterminata bibliografia biografico-critica, mentre la voce è redatta prevalentemente con siti web, alcuni dei quali addirittura blog, e articoli di giornale.|filosofi|dicembre 2016}}
{{Bio
|Nome = Jean-Paul-Charles-Aymard
|Cognome = Sartre
|PreData = [[alfabeto fonetico internazionale|AFI]]: {{IPA|[ʒɑ̃.pɔl ʃaʁl ɛ.maːʁ saʁ.tʁ(ə)]}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parigi
|GiornoMeseNascita = 21 giugno
|AnnoNascita = 1905
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 15 aprile
|AnnoMorte = 1980
|Epoca = 1900
|Attività = filosofo
|Attività2 = scrittore
|Attività3 = drammaturgo
|AttivitàAltre = e [[Critica letteraria|critico letterario]] |Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , considerato uno dei più importanti rappresentanti dell'[[esistenzialismo]], che in lui prende la forma di un [[Umanesimo (filosofia moderna)|umanesimo]] [[ateo]] in cui ogni [[individuo]] è radicalmente [[libertà|libero]] e [[Responsabilità (filosofia)|responsabile]] delle sue scelte, ma in una prospettiva [[soggettivismo|soggettivista]] e [[relativismo|relativista]]. In seguito Sartre diverrà un sostenitore dell'ideologia [[marxista]] e del conseguente [[materialismo storico]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/esistenzialismo_%28Dizionario-di-filosofia%29/|titolo=Voce «Esistenzialismo»|accesso=6 gennaio 2014}}, in Dizionario di filosofia Treccani</ref>
|Immagine = Sartre 1967 crop.jpg
|Didascalia = Jean-Paul Sartre nel [[1967]]
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|letteratura|1964|x}} <small>(rifiutato)</small><ref>[http://www.giamai.com/2015/01/08/sartre-rifiuta-premio-nobel/ ''Sartre rifiuta il Premio Nobel'']</ref>
|DimImmagine = 230
}}[[File:Jean-Paul Sartre signature.svg|thumb|Firma di Sartre]]
 
Nel [[1964]] fu insignito del [[Premio Nobel per la letteratura]], che però rifiutò, motivando il rifiuto col fatto che solo a posteriori, dopo la morte, fosse possibile esprimere un giudizio sull'effettivo valore di un letterato. Nel [[1945]] aveva già rifiutato la [[Legion d'onore]] e, in seguito, la cattedra al [[Collège de France]].<ref name=bio/>
 
Sartre fu uno dei più importanti intellettuali del [[XX secolo]], influente, amato e criticato al tempo stesso, e uno studioso le cui idee furono sempre ispirate a un pensiero politico orientato verso la [[sinistra (politica)|sinistra]] [[internazionalismo|internazionale]] (negli anni della [[guerra fredda]] sostenne talvolta le ragioni dell'allora [[Unione Sovietica]], pur criticandone anche duramente la politica in diversi suoi scritti). Divise con [[Simone de Beauvoir]] - conosciuta nel [[1929]] all'[[École Normale Supérieure]] - la propria vita sentimentale e professionale, pur avendo entrambi altre [[poliamore|relazioni contemporanee]].<ref name=bio/><ref>{{cita web|url=http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200808articoli/35918girata.asp|titolo=Sartre-De Beauvoir le relazioni pericolose|accesso=6 gennaio 2014}}</ref> Ebbe inoltre rapporti di collaborazione culturale con numerosi intellettuali contemporanei, come [[Albert Camus]] e [[Bertrand Russell]], con cui fondò l'organizzazione per i [[diritti umani]] denominata ''[[Tribunale Russell|Tribunale Russell-Sartre]]''.
 
Secondo [[Bernard-Henri Lévy]]<ref>{{cita|Lévy|}}</ref>, il teatro di Sartre colpisce ancora per i suoi testi, che contengono inquietanti profezie sulla crisi della [[civiltà occidentale]] [[capitalismo|capitalista]] e [[consumismo|consumistica]], e per la sua forza.<ref>{{cita web|url=http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/105000/102540.xml?key=Maria+Grazia+Gregori&first=491&orderby=1&f=fir|autore=Maria Grazia Gregori|titolo=Sartre dimenticato. A teatro|accesso=6 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141213024931/http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/105000/102540.xml?key=Maria+Grazia+Gregori&first=491&orderby=1&f=fir|dataarchivio=13 dicembre 2014}}</ref> Fu inoltre autore di romanzi e di importanti saggi. Sartre morì nel [[1980]] al culmine del suo successo di intellettuale "impegnato", quando ormai era diventato icona della gioventù ribelle e anticonformista del dopoguerra, in modo particolare della frazione [[maoista]], di cui era diventato leader insieme a Pierre Victor (pseudonimo di [[Benny Lévy]]), passando dalla militanza nel [[Partito Comunista Francese]] ad una posizione di indipendenza di tipo [[anarco-comunismo|anarco-comunista]], abbandonando sia il [[marxismo-leninismo]] sia le sue derivazioni. Si stima che al suo funerale presenziarono cinquantamila persone. È sepolto nel [[cimitero di Montparnasse]] a [[Parigi]].<ref name=bio/>
 
== Biografia ==