Le Monnier: differenze tra le versioni

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*Dizionari
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[[File:Libreria le monnier 02.JPG|thumb|Vetrata degli anni '20, ex-[[libreria Le Monnier]], Firenze]]
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'''Le Monnier''' è una [[casa editrice]] italiana, dal [[1999]] di proprietà del gruppo Mondadori.
 
==StoriaCenni storici==
Fondata a [[Firenze]] nel [[1837]] dal francese [[Felice Le Monnier]]]<ref>{{Cita libro | titolo = Enciclopedie on-line | capitolo =Le Monnier, Felice | editore = Istituto Treccani | url = http://www.treccani.it/enciclopedia/felice-le-monnier/ | accesso = 26-2-2018}} </ref> (1806 – 1884), già tre anni dopo la sua istituzione vide la nascita della più famosa tra le sue [[collana editoriale|collane]], la “[[Biblioteca nazionale italiana]]”. Parallela a questa collana, la "Biblioteca nazionale economica" ne riproduceva alcuni titoli a un prezzo più accessibile. Un'altra collana di punta era la "Biblioteca diamante" dedicata ai classici della letteratura italiana e straniera. Seguirono nuove collane, come: la "Biblioteca economico-militare", la "Piccola Biblioteca" e la serie dei volumi del Regio Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento a Firenze<ref>{{Cita|Storia degli editori italiani, 2007}}</ref>.
 
Ceduta nel 1859 alla Società Successori Le Monnier, l'azienda fu rilevata nel 19231922 da, che[[Armando ne acquisì la maggior parte delle aziioni. Questi era proprietario di una piccola tipografia: la ditta Enrico ArianiPaoletti]], del cui ex proprietario aveva sposatoche la figlia. Paoletti rivitalizzò l'azienda con il ripristino della “Biblioteca nazionale” e l'avvio della collana “Studi e documenti sulla storia del Risorgimento”, diretta da [[Giovanni Gentile]].
Accanto alle collane, i dizionari. Tra tutti, il "Vocabolario degli accademici della Crusca", le cui vendite andarono tuttavia a rilento. Maggior fortuna ebbe il "Vocabolario della lingua italiana" compilato da Pietro Fanfani ad uso delle scuole<ref>{{Cita|Le Monnier dal Risorgimento alla Repubblica, 1987}}</ref>.
 
=== I successori Le Monnier ===
Per raccogliere l'eredità di Felice Le Monnier, nel 1865 venne costituita una società anonima. Il capitale iniziale fu di duecentomila lire. I proprietari delle azioni erano notabili fiorentini e toscani appartenenti alla borghesia medio-alta.
 
=== Il cambiamento nell'assetto proprietario ===
Nel 1919, nel corso di un'adunanza del Consiglio di Amministrazione, comparve per la prima volta negli atti della società il nome di [[Armando Paoletti]] (uno stampatore proprietario di una piccola topografia, la ditta Enrico Ariani, i cui locali erano in parte subaffittati come magazzini della Società Successori Le Monnier)
 
Ceduta nel 1859 alla Società Successori Le Monnier, l'azienda fu rilevata nel 1923 da, che ne acquisì la maggior parte delle aziioni. Questi era proprietario di una piccola tipografia: la ditta Enrico Ariani, del cui ex proprietario aveva sposato la figlia. Paoletti rivitalizzò l'azienda con il ripristino della “Biblioteca nazionale” e l'avvio della collana “Studi e documenti sulla storia del Risorgimento”, diretta da [[Giovanni Gentile]].
 
Attenta a partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] all'[[editoria scolastica]], la casa editrice ha pubblicato riviste politico-letterarie e scientifiche di rilievo quali “Pegaso”, “Il Ponte”, “Studi italiani di filologia classica”, “La Cultura”. Tra le altre pubblicazioni si cita, nell'ambito dei dizionari, il ''[[Vocabolario illustrato della lingua italiana]]'' e il ''[[Il Devoto-Oli|Vocabolario della lingua italiana]]'' di [[Giacomo Devoto]] e [[Gian Carlo Oli]], e il ''[[Il Devoto-Oli|Devoto-Oli]] dei sinonimi e contrari''.
 
Nel 1999 la Le Monnier – che ebbe tra i collaboratori personalità come [[Vittore Branca]] e [[Giovanni Spadolini]] (come direttore dei “[[Quaderni di storia]]” e, dal 1976 al 1994, come presidente della società) – entrò a far parte del gruppo [[Arnoldo Mondadori Editore]].
 
== La produzione editoriale dal 1966 ==
 
== Note ==
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* C. Ceccuti, ''Le Monnier dal Risorgimento alla Repubblica (1837-1987): centocinquant'anni per la cultura e per la scuola''; con ''Introduzione'' di G. Spadolini, Firenze, Le Monnier, 1987.
*{{Cita libro|autore=Nicola Albertina|titolo=Storia degli editori italiani|anno=2007|editore=Editori Laterza|p=200-203|cid=Storia degli editori italiani, 2000}}
*{{Cita libro|autore=Cosimo Ceccuti|titolo=Le Monnier dal Risorgimento alla Repubblica (1837 - 1987)|anno=1987|editore=Felice Le Monnier|p=|cid=Le Monnier dal Risorgimento alla Repubblica, 1987}}
*{{Cita libro|autore=Cosimo Ceccuti|titolo=Un editore del Risorgimento|anno=1974|editore=Le Monnier|p=}}
 
==Voci correlate==
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==Collegamenti esterni==
*{{sito ufficiale}}
*{{cita web|http://www.lemonnier.it|Sito della Casa editrice}}
 
{{Controllo di autorità}}