Agamennone: differenze tra le versioni

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Agamennone raccoglie le forze greche ed organizza la flotta per salpare verso Troia. In [[Aulide]], porto della [[Beozia]], le navi non possono partire perché Agamennone ha offeso la dea [[Artemide]].
[[File:Iliasschiff ES.jpg|thumb|upright=1.6|Mappa della regione interessata. [[Aulide]] porto di partenza delle navi [[Achei|achee]], [[Sparta]] in Grecia, [[Troia]] in Turchia.]]
Esistono diverse versioni sulle ragioni di quest'ira: nell'opera di [[Eschilo]], ''[[Agamennone (Eschilo)|Agamennone]]'',<ref>Tragedie di Eschilo tradotte da Ettore Romagnoli</ref> Artemide è irata perché troppi giovani perderanno la vita sotto le mura di Troia, mentre nell<nowiki>'</nowiki>''[[Elettra (Sofocle)|Elettra]]'' di [[Sofocle]]<ref>[http://www.filosofico.net/elettrasofocle42.htm] testo completo on line</ref> Agamennone ha ucciso un animale sacro ad Artemide, per vantarsi poi di essere pari alla dea, nella caccia.<br> Calamità comprendenti una devastante pestilenza e la prolungata assenza di vento impediscono all'esercito di salpare. Quando infine si interroga l'indovino [[Calcante]], questi svela che l'ira della dea può essere placata solo da un sacrificio da parte di Agamennone: egli che dovrà immolare sull'altare della dea, la propria figlia [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]]. Convinto da Ulisse, Agamennone attira con un inganno la figlia in Aulide e si sottomette al volere della dea (secondo una versione del mito la giovane viene sacrificata, secondo un'altra versione la dea la rapisce sostituendo Ifigenia con una cerbiatta e trasportando la giovane in Tauride come sua sacerdotessa<ref>Euripide, ''Ifigenia in Tauride.''</ref>). Solo allora Artemide permette alle navi di partire. Clitennestra non perdonerà mai l'inganno né l'uccisione della figlia, aspetterà dieci anni il ritorno del marito per assassinarlo, spinta da Egisto, cugino di Agamennone, che nel frattempo è divenuto suo amante.<br>
 
Le navi salpano, i guerrieri achei sbarcano sulle rive della [[Troade]] e vi pongono il loro accampamento. I troiani chiudono le porte della città e resistono all'assalto dietro le potenti mura di [[Troia|Ilio]] costruite da [[Poseidone]], dio del mare, e [[Febo]], dio del sole, per l'antico re [[Ilo (figlio di Troo)|Ilo]], nonno di [[Priamo]]<ref>Igino ''Fabulae,''90</ref>.<br> L'assedio si protrarrà per dieci lunghi anni, fino a quando gli achei riusciranno ad entrare in città e la metteranno a ferro e fuoco.<br>
[[File:Helen Menelaus Louvre G424 full.jpg|thumb|200px|left|Vaso attico, durante il sacco di Troia Menelao sta per uccidere Elena, ma è sopraffatto dall'amore per lei]]