Guerra civile greca: differenze tra le versioni

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Il governo greco lanciò diversi attacchi contro le regioni controllate dai comunisti, ma senza grande successo, in quanto i guerriglieri si ritirarono senza subire gravi perdite e durante l'inverno ridiscesero a valle. Nel febbraio del [[1947]] il governo britannico annunciò che a causa della grave situazione finanziaria del paese non era più in grado di assistere la Grecia.
 
L'annuncio venne accolto dai filo-monarchici come un disastro perché a loro dire il paese ellenico sarebbe caduto sotto un regime non diverso da quello degli altri paesi dell'Est se non vi fosse stato un nuovo intervento statunitense nel paese. Gli statunitensiStati Uniti iniziarono a inviare gli approvvigionamenti militari nei mesi successivi: in tal modo il governo greco sotto il più giovane [[Paolo I di Grecia|Re Paolo]] ritrovò una maggiore saldezza, mentre al contrario i comunisti iniziarono una nuova strategia che si rivelò infruttuosa.
 
Una delle maggiori battaglie nei tre anni di guerra ebbe luogo sui monti Grammos nel 1948. Il 16 giugno, nell'ambito dell'Operazione Koronis, 100.000 soldati governativi attaccarono 12.000 combattenti del DSE asserragliati sulle montagne. Dopo due mesi di duri combattimenti, il 21 agosto, il DSE riuscì a rompere l'accerchiamento e ricongiungersi con altre forze a Vitsi. Questa azione, eseguita subito dopo una disastrosa sconfitta nel Peloponneso, fu di fondamentale importanza nell'evitare una immediata vittoria governativa.