Arte del Rinascimento: differenze tra le versioni

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[[File:Lorenzo Lotto 004.jpg|thumb|[[Lorenzo Lotto]], ''[[Santa Lucia davanti al giudice]]'' (1532), [[Palazzo Pianetti|Pinacoteca Civica di Jesi]]]]
Quando si parla del Rinascimento nelle Marche è inevitabile pensare immediatamente alla città di [[Rinascimento urbinate|Urbino]] e al suo [[Ducato di Urbino|ducato]], culla di un fenomeno artistico che produsse capolavori assoluti nella pittura e nell'architettura e luogo di nascita di due tra i massimi interpreti dell'arte italiana: [[Raffaello]] e [[Bramante]]. Ciò non deve però far scordare altri centri ed altri artisti che diedero un importante contributo al Rinascimento italiano. Si pensi ad esempio ai pittori veneti [[Carlo Crivelli|Carlo]] e [[Vittore Crivelli]], [[Lorenzo Lotto]], [[Claudio Ridolfi]], che trovarono nelle Marche una nuova patria, dove esprimere al meglio la loro visione del mondo<ref>P. Zampetti, ''Carlo Crivelli'', Nardini Editore 1986; Bernard Berenson, ''Lorenzo Lotto'', Londra 1895, edizione italiana rivista, Milano 1955</ref>; si pensi anche al [[santuario di Loreto]], il cui lungo cantiere attrasse per decenni scultori, architetti e pittori<ref>Federico Zeri, Paolo Fossati, ''Storia dell'arte italiana'', Volume 12, Einaudi, 1983</ref> quali [[Bramante]], [[Andrea Sansovino]], [[Melozzo da Forlì]] e [[Luca Signorelli]]. Inoltre si deve ricordare che la [[Cittadella di Ancona]] e le rocche del [[Montefeltro]] sono tra le più importanti opere di architettura militare del Rinascimento, dovute rispettivamente ad [[Antonio da Sangallo il giovane]] e a [[Francesco di Giorgio Martini]]<ref>Fabio Mariano, ''Architettura nelle Marche'' Nardini Editore, 1995</ref>.
Ad [[Ancona]] operò il grande architetto e scultore dalmata [[Giorgio di Matteo]], meglio noto come Giorgio da [[Sebenico]], che vi realizzò il [[Palazzo Benincasa]] e le facciate della [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]], della [[chiesa di San Francesco alle Scale|chiesa di San Francesco alle Scale]] e della [[chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|chiesa di Sant'Agostino]], ricche di sue sculture.
La meritata fama del Ducato di Urbino non deve infine far scordare che anche i duchi di [[Camerino]] promossero le arti; la città ospitò anzi un'importante scuola di pittura del Quattrocento<ref>Pietro Zampetti, ''Pittura nelle Marche'' volume I, Nardini editore, Firenze, ISBN 88-404-1107-0</ref>.