Tifone (mitologia): differenze tra le versioni

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Secondo un'altra versione, Tifone non era figlio di Gea e Tartaro: Gea, delusa per la sconfitta dei suoi figli, i [[Titano (mitologia)|Titani]] e i [[Giganti (mitologia greca)|Giganti]], per opera di [[Zeus]], si lamentò di lui presso la moglie del re degli dèi: [[Era (mitologia)|Era]]. La regina degli dèi credette alle parole della dea e, decisa a vendicarsi contro il suo consorte, si rivolse a [[Crono]], che Zeus aveva precedentemente spodestato, e lo pregò di aiutarla. Deciso a vendicarsi del figlio-rivale, il re dei titani e del tempo si masturbò su due [[Uovo (alimento)|uova]], che affidò alla dea, aggiungendo di sotterrarle in modo che, al tempo prestabilito, si aprissero per dare alla luce un demone capace di spodestare lo stesso [[Zeus]]. Era ascoltò i suoi suggerimenti e, dopo un certo periodo, da quelle uova nacque il mostro Tifone.
 
Un'altra versione narra che Tifone fosse nato da Era senza la collaborazione di Zeus e che egli risiedesse laddove era [[Delfine]].<ref>{{Cita libro|autore=Karoly Kerenyi|titolo=Gli dei e gli eroi della Grecia|anno=2002|editore=Il Saggiatore|p=118|citazione=Egli voleva impedire la nascita del bambino.|ISBN=88-428-1095-9}}</ref>
 
Secondo il poeta [[Eschilo]], Tifone fu confinato nell'[[Etna]] e fu motivo di eruzioni. Anche [[Esiodo]], nella ''Teogonia'', colloca il titano sotto il monte Etna.<br />