Fondazione di Milano: differenze tra le versioni

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Secondo la tradizione tramandata da [[Tito Livio]] ([[50 a.C.]] - [[17]]) ripresa in epoca [[Medioevo|medioevale]] da [[Bonvesin de la Riva]]<ref>Nel ''De Magnalibus urbis Mediolani''.</ref>, la fondazione di Milano sarebbe avvenuta per opera di [[celti|popolazioni celtiche]] provenienti dai territori al di là delle [[Alpi]] e guidate dalla mitica figura di [[Belloveso]], nipote del re dei [[Galli Biturigi]], tra la fine del [[VII secolo a.C.|VII]] e gli inizi del [[VI secolo a.C.]]
 
Queste tribù avrebbero sconfitto gli [[Etruschi]] sul [[Ticino (fiume)|Ticino]] e si sarebbero poi insediate in un territorio già abitato dagli [[Insubri]], che avevano dato il nome alla regione. I racconti leggendari sulla fondazione di Milano si intrecciano anche con la mitica [[scrofa semilanuta]] (''medio lanum'', ovvero "semilanuta" in latino, da cui poi il nome latino della città), che avrebbe indicato a [[Belloveso]] il luogo in cui fondare un santuario, essendo stata avvistata sotto un [[Crataegus monogyna|biancospino]], pianta sacra alla dea celtica [[Belisama]].
 
[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]] ([[23]] - [[79]]) nella sua ''[[Naturalis Historia]]'' attribuisce invece direttamente agli Insubri la fondazione di Milano, mentre [[Strabone]] ([[63 a.C.]] circa - [[19]] circa) sostiene che il legame dell'antico villaggio di ''Mediolanum'' con gli [[Insubri]] perdurava ancora ai suoi tempi. Anche [[Polibio]] ([[202 a.C.]] - [[118 a.C.]] circa) aveva già in precedenza dato prova della presenza degli [[Insubri]] nella regione e della loro importanza<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', 2,17.</ref>.