Homo sum, humani nihil a me alienum puto: differenze tra le versioni

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== Origine ==
 
Uno dei personaggi, Cremète, invitato da Menedemo a non impicciarsi in affari che non lo riguardano, risponde all'esortazione con questa frase, che nel contesto della commedia si può tradurre come "sono un essere umano, eniente ritengodi checiò tuttech'è leumano coseritengo umaneestraneo mia riguardinome"<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/homo-sum-humani-nihil-a-me-alienum-puto/|titolo=Enciclopedia Treccani on-line}}</ref>.
 
Esistono varie versioni della frase: spesso viene omessa la parte iniziale ''Homo sum'', e a volte vi è anche l'[[ellissi]] del verbo ''puto'', che, anzi, viene spesso omesso anche nelle traduzioni. Inoltre, esiste la variante arcaica ''nil'' al posto di ''nihil''.