Arte etrusca: differenze tra le versioni
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[[File:Etruscan - Pyxis and lid with sphinx-shaped handle - Walters 71489 - Three Quarter.jpg|thumb|Pisside eburnea proveniente dalla [[tomba Regolini-Galassi]], ora al [[Walters Art Museum]] 71489 .]]
[[File:Etruscan - Bowl with Pulviscolo Granulation - Walters 57372.jpg|thumb|Coppa etrusca con decorazioni plastiche e granulazione a pulviscolo, ora al [[Walters Art Museum]] 57372.]]
Il periodo detto orientalizzante è compreso tra gli ultimi due decenni dell'[[VIII secolo a.C.|VIII]] e i primi del [[VI secolo a.C.]] ed è così chiamato per il tipo di cultura che principalmente esprime. La struttura agro-pastorale della [[civiltà villanoviana]] si disgregò in seguito ai nuovi scambi commerciali e culturali con civiltà diverse, a partire dai primi incontri con i mercanti [[Eubea|eubei]] giunti in occidente alla ricerca di giacimenti minerari.<ref>{{Cita|Pianu 1985|p. 314.|Torelli 1985}}</ref> I nuovi sbocchi commerciali incrementarono le ricchezze delle classi aristocratiche etrusche le quali a loro volta divennero destinatarie di oggetti di lusso importati dal [[Vicino Oriente antico|Vicino Oriente]] e dalla [[Antica Grecia|Grecia]]. Tale crescita economica si verificò nelle zone abitate presso le vie di comunicazione principali tra Etruria e Campania e come conseguenza del possesso della terra, dello sviluppo agricolo e della disponibilità delle zone metallifere. Gli Eubei nello stesso periodo si stabilivano in [[Asia Minore]], le espansioni [[fenici]]e e [[Levante (
Una prima disomogeneità nella "ricchezza" dei materiali dei corredi funerari iniziò ad apparire nell'VIII secolo a.C. con l'inclusione di oggetti di importazione quali paste vitree e sigilli,<ref>{{Cita|Pianu 1985|p. 313.|Torelli 1985}}</ref> e divenne più evidente nella prima metà del VII secolo a.C. inizialmente nei centri marittimi della Toscana, principali territori metalliferi.<ref name=MC43>{{Cita|Cristofani 1978|p. 43.}}</ref> Il processo di autocelebrazione delle classi aristocratiche etrusche attraverso l'edificazione dei grandi complessi tombali unifamiliari ebbe inizio anch'esso nella prima metà del VII secolo a.C. nell'Etruria meridionale,<ref>{{Cita|Bianchi Bandinelli, Giuliano 1976|pp. 219-220.}}</ref> a [[Caere]], [[Tarquinia]] e [[Vulci]] a seguito di un arricchimento inizialmente dovuto all'impiego di nuove colture.<ref name=MC43/> Tra i centri dell'Etruria tirrenica si distingue, in epoca orientalizzante, [[Vetulonia (sito archeologico)|Vetulonia]], i cui sepolcri sono caratterizzati dai cerchi in pietra che circondano le tombe appartenenti alle famiglie più ricche. All'interno la fossa sepolcrale è separata dalle altre che contengono il corredo dove sono sempre presenti il carro, l'armatura e il lebete con gli oggetti più preziosi provenienti da aree diverse, dall'Etruria meridionale come dal Vicino Oriente. L'attività artigianale locale era prevalentemente bronzistica, ma la lavorazione di altri materiali, come l'avorio, è documentata dalla presenza dei materiali stessi importati e non ancora lavorati.<ref>{{Cita|Cristofani 1978|p. 44.}}</ref>
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